Confindustria, l’imprenditore De Felice: “Ottimista su futuro digitale e innovazione sostenibile delle imprese”

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(Adnkronos) – “La visione e l’approccio di Emanuele Orsini, con il suo profondo legame al tessuto industriale e la sua lunga esperienza nel sistema associativo, mi rendono ottimista riguardo al futuro della trasformazione digitale e dell’innovazione sostenibile delle imprese italiane sotto la sua guida”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Fabio De Felice, imprenditore ‘seriale’ e fondatore di Protom, docente di ingegneria all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e da anni è componente delle task force Digitalization del B20, il Business forum delle ‘Confindustrie’ del G20. 

“Confido – sottolinea – nella sua capacità di accelerare il percorso verso una digitalizzazione inclusiva che partendo dalle grandi aziende, già avanti in questo processo, coinvolga in un fenomeno di contaminazione le pmi, motore vitale della nostra economia. Un percorso che dovrà vedere protagonista anche un’interazione tra il mondo delle imprese e quello del credito e della finanza. Tema che Orsini conosce avendo lavorato bene come vicepresidente proprio al credito e alla finanza. Sono sicuro che non mancherà l’attenzione agli aspetti connessi all’eco design, e auspico che possa farsi promotore di un nuovo modello di economia che potremmo definire ‘digicircolare’, dove il progresso digitale si fonde con la sostenibilità ambientale”. 

“In un’epoca di rapida evoluzione tecnologica – osserva il fondatore di Protom che tra i clienti ha realtà come Abb E-Mob, Enersys, Leonardo, Airbus, Atr, Hitachi Rail, Accenture, Ntt Data e Gi Group – la presenza attiva e propositiva di Confindustria ai tavoli decisionali nazionali e internazionali sarà cruciale per assicurare che le politiche di sostegno all’innovazione siano non solo efficaci ma anche perfettamente allineate alle necessità delle imprese. Sono sicuro che con questa nuova presidenza, le aziende troveranno un alleato determinato a garantire politiche di sostegno mirate e proattive, essenziali per competere globalmente”. 

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