“Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida“. Così in una nota Paolo Signorelli, dopo le rivelazioni pubblicate da Repubblica ed emerse dall’inchiesta sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik. Sul quotidiano, infatti, sono state pubblicate frasi di alcune chat tra il portavoce del ministro e lo stesso Piscitelli risalenti a diversi anni fa. Nelle conversazioni tra il dicembre 2018 fino a pochi giorni prima della morte di Diabolik, presenti frasi antisemite e contro Gad Lerner, ma anche “lodi ai terroristi neri” spiega Repubblica.
Lollobrigida: “Certo Signorelli sia distante da dichiarazioni”
“Paolo Signorelli mi ha comunicato la sua volontà di rimettere l’incarico di capo ufficio stampa con effetto immediato in attesa di chiarire le affermazioni riportate dal quotidiano La Repubblica e delle quali ovviamente non ero a conoscenza. Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto”, ha quindi dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo sul caso.