Drake accusa Spotify di manipolazione per favorire Kendrick Lamar

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Il rapper canadese Drake ha intentato un’azione legale contro Universal Music Group (UMG) e Spotify, accusandoli di pratiche commerciali scorrette volte a promuovere il successo del brano “Not Like Us” di Kendrick Lamar. Secondo quanto riportato da Billboard, Drake, tramite la sua società Frozen Moments LLC, ha depositato una petizione presso la Corte Suprema dello Stato di New York. Il documento sostiene che UMG, etichetta che rappresenta entrambi gli artisti, abbia orchestrato una campagna per “manipolare e saturare” i servizi di streaming e le radio con “Not Like Us”, ricorrendo all’utilizzo di bot e accordi “pay-to-play” per aumentarne la viralità.

Inoltre, Drake accusa UMG di aver concesso a Spotify una tariffa di licenza inferiore per il brano in questione, in cambio della promozione dello stesso sulla piattaforma. “UMG ha applicato a Spotify tariffe di licenza inferiori del 30% rispetto alle sue tariffe usuali per ‘Not Like Us’ in cambio della raccomandazione attiva del brano agli utenti che cercano altri brani e artisti non correlati”, affermano i legali di Drake. “Né UMG né Spotify hanno rivelato che Spotify aveva ricevuto un compenso di qualsiasi tipo in cambio della raccomandazione del brano”. La petizione presentata da Drake non costituisce ancora una causa legale completa, ma mira a ottenere informazioni e documenti da UMG e Spotify relativi a “Not Like Us”.

Un portavoce di UMG, James Murtagh-Hopkins, ha definito le accuse “offensive e false”, sottolineando l’impegno dell’etichetta per “le più alte pratiche etiche” nelle sue campagne di marketing e promozione. “Nessuna quantità di argomentazioni legali artificiose e assurde in questa presentazione pre-azione può mascherare il fatto che i fan scelgono la musica che vogliono ascoltare”, ha dichiarato Murtagh-Hopkins in una email al sito The Verge. Al momento, né i rappresentanti di Drake, né quelli di UMG o Spotify hanno rilasciato ulteriori commenti in merito alla vicenda.