Lotito contro sindaca di Amsterdam: “Leso onore Lazio, risarcite i tifosi”

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(Adnkronos) Interviene Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha inviato una dura lettera alla sindaca di Amsterdam e al presidente della Uefa Aleksander Ceferin, dopo la decisione di vietare ai tifosi biancocelesti la trasferta di Amsterdam per la partita di Europa League contro l’Ajax, in programma il prossimo dicembre. La contestata decisione è arrivata direttamente dalla prima cittadina della capitale olandese, preoccupata che ci possano essere nuovi disordini di matrice antisemita dopo quelli dello scorso 7 novembre in occasione del match contro il Maccabi Tel Aviv. 

“Scriviamo formalmente per contestare e condannare l’inquietante lettera a firma della Sindaca di Amsterdam che lede l’onore e l’immagine della comunità che rappresentiamo”, scrive Lotito, “le misure messe in atto dalle autorità olandesi non rispondono ai più elementari concetti giuridici applicabili nell’ambito della Unione Europea e mostrano, ancora una volta, l’inadeguata organizzazione in termini di safety & security che ogni nazione civile è chiamata a implementare. La stessa Uefa impone ai club severi e particolareggiati obblighi strutturali, traducibili in evidenti sforzi economici, volti a normalizzare, standardizzare e gestire le manifestazioni calcistiche che, di per sé, portano al proprio interno criticità e complessità di vasta portata”. 

“Siamo convinti che solamente attraverso l’integrazione e la predisposizione di idonee misure strutturali, si possano affrontare le sfide connesse agli eventi sportivi e alla risonanza che essi generano”, continua Lotito, “la chiave non è certamente la segregazione, il divieto o, come nel caso da voi malamente gestito, l’offesa della dignità delle comunità. La tardiva azione intrapresa dalle autorità comporta, in capo alle stesse, l’obbligo di risarcire la tifoseria laziale che si è organizzata, per tempo e secondo le direttive impartite dal club ospitante la manifestazione, per assistere all’evento”. 

Lotito chiede quindi pubblicamente un risarcimento per quei tanti tifosi che hanno già acquistato i biglietti e organizzato la trasferta: “È evidente che le medesime autorità dovranno farsi carico, direttamente o attraverso i canali commerciali, della restituzione delle somme trattenute dagli hotel cittadini per l’affitto delle camere e manlevare i tifosi per la conseguente mancata occupazione delle stesse strutture. Si rende inoltre necessaria una interlocuzione con le compagnie aeree che volano su Amsterdam affinché vengano restituite le somme pagate dai sostenitori laziali. Dal canto nostro, metteremo in atto tutte le azioni necessarie affinché la tifoseria laziale non viaggi verso Amsterdam e si riduca così il potenziale pericolo di incidenti che, alla luce della intempestiva decisione della Pubblica Autorità, rischia di vedersi rafforzato e moltiplicato”.  

Il presidente della Lazio non esclude però che “gruppi di tifosi, organizzati e non, decidano comunque di partire verso Amsterdam e, per essi, pretendiamo una adeguata accoglienza e un dignitoso trattamento nelle vie cittadine. La tardiva decisione porta con sé, inevitabilmente, riflessi, anche di natura sportiva, che condizioneranno l’incontro di calcio. Ricordiamo che si affrontano due squadre di maggior successo nella competizione Uefa Europa League, che si giocano molto del loro cammino futuro proprio nella gara in questione. Oltre al danno di immagine che colpisce una manifestazione che, per natura stessa, esalta e include tutte le comunità sportive che fondano la loro attività non sul business sportivo di primo livello economico, ma sulla cultura della formazione e dell’integrazione territoriale”. 

In conclusione la società biancoceleste chiede alla sindaca e alle autorità Uefa: “Di indicarci le modalità con cui intendete avviare il processo di scambio informativo, nonché le modalità di rimborso delle somme pagate dalla tifoseria laziale, entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della presente. In mancanza, saremo costretti ad attivare le opportune azioni risarcitorie nelle sedi ritenute competenti”.