Luigi Mangione, urla prima dell’udienza: niente cauzione dopo omicidio Thompson

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(Adnkronos) Luigi Mangione, il 26enne arrestato ieri e incriminato per l’omicidio di Brian Thompson, urla prima dell’udienza in cui, in Pennsylvania, si oppone all’estradizione a New York, dove è stato compiuto il delitto lo scorso 4 dicembre. “Completamente fuori dal mondo… è un insulto all’intelligenza del popolo americano…”, urla il giovane prima di essere trascinato dagli agenti all’interno del tribunale di Hollidaysburg. Nell’udienza, in cui viene negata la cauzione, è stata formalizzata l’opposizione all’estradizione. Mangione rimarrà per ora in carcere nell’Huntingdon State Correctional Institution in Pennsylvania mentre l’accusa cerca di ottenere il via libera al trasferimento a New York. 

 

In aula nell’udienza, secondo il Washington Post, Mangione ha dato segni di nervosismo. Si è mosso costantemente sulla sedia e si è ripetutamente morso le labbra. Il suo avvocato, Thomas M. Dickey, lo ha più volte invitato a tacere. Il legale ha spiegato che il suo cliente, arrestato ieri in un fast food di Altoona, indossava una mascherina non per nascondere il volto ma per precauzione in relazione al covid.