(Adnkronos) Le videocall di oggi tra i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dove è prevista anche la partecipazione di Trump e del vice Vance “sono insignificanti”, l’Ue “sta sabotando” gli sforzi di pace di Stati Uniti e Russia. A puntare il dito vice portavoce del ministero degli Esteri russo, Alexey Fadeyev, che commenta così gli incontri virtuali delle prossime ore, denunciando l’atteggiamento dell’Europa, in vista del vertice di venerdì in Alaska.
“Consideriamo le consultazioni richieste dagli europei un’azione politicamente e praticamente insignificante. Gli europei sostengono a parole gli sforzi diplomatici di Washington e Mosca per risolvere la crisi ucraina, ma di fatto l’Unione Europea li sta sabotando”, ha affermato Fadeyev durante un briefing.
Secondo il vicedirettore del dipartimento russo per l’informazione, Mosca ritiene che l’escalation del conflitto ucraino sia l’unico modo per diversi governi europei di giustificare ai propri cittadini gli investimenti forzati nella militarizzazione forzata e nella stagnazione dell’economia. “In ogni caso, monitoreremo le azioni dei paesi europei in relazione al prossimo vertice e ci aspettiamo che non vengano prese misure che possano ostacolarne lo svolgimento e il raggiungimento di accordi costruttivi”, ha aggiunto.
Kiev e alleati devono lavorare insieme per fare “pressioni” su Mosca affinché si arrivi a una “pace giusta”, senza “inganni da parte della Russia”, ripete intanto il presidente ucraino, oggi a Berlino per partecipare insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz alla videoconferenza con i leader europei e il presidente americano in vista dell’incontro che il tycoon avrà venerdì in Alaska con Putin.
“Gli ultimi giorni hanno visto più di trenta colloqui e consultazioni con i partner. Diverse zone del mondo, diverse prospettive, ma posizioni condivise scrive Zelensky su X Questa guerra va fermata. Vanno fatte pressioni sulla Russia in nome di una pace giusta. Dobbiamo sfruttare l’esperienza dell’Ucraina e dei nostri partner per evitare l’inganno da parte della Russia”.
“Al momento ribadisce non ci sono segnali che i russi si preparino a porre fine alla guerra. Il nostro lavoro coordinato e le azioni congiunte di Ucraina, Usa, Europa e di tutti i Paesi che vogliono la pace possono costringere la Russia alla pace”. Zelensky conclude ringraziando “tutti coloro che stanno garantendo aiuto”.
Il presidente ucraino è arrivato a Berlino per mezzogiorno, mentre il cancelliere Merz secondo il sito di Bild ha interrotto le vacanze estive per partecipare al summit virtuale, da lui stesso convocato e organizzato dal governo tedesco in vari round.
I lavori inizieranno alle 14, con la prima parte del summit a cui parteciperanno, oltre Merz e Zelensky, i leader di Regno Unito, Francia, Italia, Polonia e Finlandia, insieme ai vertici della Ue e della Nato. Dopo le 15, Trump e il vice presidente JD Vance si uniranno alla tavola rotonda virtuale. Al termine della videoconferenza con Washington, alle 16.30, vi saranno in conclusione altre consultazioni tra gli europei.
Secondo fonti citate dal giornale tedesco, il summit ha l’obiettivo di dare un segnale di unità degli europei al fianco di Zelensky alla vigilia dell’incontro in Alaska, dal quale sia Kiev che l’Europa sono state escluse. La discussione, aggiunge Bild, sarà concentrata sul modo in cui rispondere alle rivendicazioni territoriali di Putin e sul tipo di garanzie di sicurezza possono essere applicate.
L’incontro di Ferragosto in Alaska con Trump non è “una vittoria per Putin”, come sostengono tanti commentatori e, soprattutto, come lamenta lo stesso Volodymyr Zelensky. A rispondere ai dubbi del presidente ucraino è il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.
“La gente deve capire che per il presidente Trump non è una concessione”, ha sottolineato oggi nell’intervista a Sid and Friends in the Morning, spiegando che il presidente, dopo aver avuto diversi contatti telefonici con il leader russo, “sente l’esigenza di sedere al tavolo con lui, di avere un faccia a faccia, di ascoltarlo da solo, per poter fare una valutazione” delle sue intenzioni riguardo alla fine della guerra in Ucraina.
“Un incontro è quello che si fa per capire e prendere una decisione, si vogliono vedere tutti i fatti, guardare le persone negli occhi e questo è quello che il presidente vuole fare”, aggiunge il segretario di Stato, affermando di credere che già nelle prime fasi dell’incontro “sapremo se questa cosa sarà un successo o no”.
“E il presidente è straordinario nel chiudere accordi, è un fantastico negoziatore, ha un istinto tremendo nel decifrare la natura umana”, continua, spiegando che questo “è difficile da fare per telefono”. “Ed è quello che succederà venerdì e avremo una migliore comprensione delle cose, non sarà facile, questa guerra significa molto per Putin” conclude Rubio.
Il faccia a faccia tra Trump e Putin si terrà nella Joint Base Elmendorf-Richardson, base militare nel nord di Anchorage, rivelano intanto il New York Times e la Cnn, citando fonti della Casa Bianca che spiegano come la scelta della base militare garantirà la sicurezza dell’atteso incontro di Ferragosto tra i due leader, rendendo anche più facile la logistica del viaggio di Trump in giornata nel lontano Stato artico americano.
La Cnn comunque sottolinea che la Casa Bianca avrebbe preferito evitare di trasmettere al mondo l’immagine del leader russo e del suo entourage ospitato in un’installazione militare Usa.
La Russia insiste intanto nel denunciare il rischio di attacchi sotto falsa bandiera di Kiev per sabotare il vertice di Anchorage. Il ministero della Difesa ha parlato di una visita organizzata dai servizi di Kiev per i giornalisti occidentali a Chuguev, alle porte di Kharkiv, dove Kiev intenderebbe inscenare un raid di droni e missili russi contro obiettivi civili da attribuire a Mosca “per creare una immagine negativa” del Paese che peraltro sin dall’inizio della guerra, e in modo particolare in questi ultimi tre mesi, non ha lesinato attacchi contro i civili.
Al confine sarebbero stati dispiegati elementi delle forze per le operazioni speciali e mercenari stranieri, ha spiegato il generale Apty Alaudinov, comandante delle forze ‘Akhmat’ e vice capo dell’ufficio politico delle forze militari. Mosca denuncia che provocazioni di Kiev sono possibili in altre zone abitate controllate dalle forze ucraine.
Anche il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, prenderà parte al vertice di venerdì in Alaska. Ad annunciarlo è stato il portavoce del ministero, Alexey Fadeyev, nel corso di un briefing. “Si, posso confermare la partecipazione di Lavrov all’evento in programma per venerdì in Alaska”, ha affermato rispondendo ad una domanda.
Quanto all’agenda del vertice, il portavoce ha suggerito di rivolgersi al servizio stampa del Cremlino, riporta la Tass. “Come tutti sappiamo, le relazioni tra i due Paesi si sono notevolmente deteriorate, soprattutto sotto le precedenti amministrazioni”, ha dichiarato. “Ci aspettiamo che l’incontro consenta ai leader di concentrarsi sull’intera gamma di questioni, dalla crisi ucraina agli ostacoli che impediscono un dialogo normale e significativo, fondamentale per garantire la pace e la stabilità internazionale”, ha ancora sottolineato Fadeyev.