Salvini a Pontida per sbandierare l’autonomia. Vannacci: “Se temo i fischi? E’ il bello della diretta, mi adatterò”

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10 settembre 2025 | 17.15

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Conto alla rovescia per Pontida edizione 2025. In casa Lega è infatti scattata la macchina dell’organizzazione della più importante kermesse del partito guidato da Matteo Salvini, convocata per domenica 21 settembre e giunta alla 37esima edizione. Il leader arriva sul pratone della Bergamasca forte della rielezione a segretario dello scorso aprile a Firenze, pronto a offrire ai suoi militanti lo ‘scalpo’ dell’autonomia differenziata, portata a casa dal ministro Calderoli e ora in fase di attuazione. A Bergamo, sul suolo sacro della Lega -dove resiste la scritta ‘padroni a casa nostra’ di bossiana memoria- sono attesi i big del partito: i suoi governatori, dal Doge in scadenza, Luca Zaia, al lumbard Attilio Fontana, al presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Voce anche ai ministri: Giancarlo Giorgetti, Alessandra Locatelli, Roberto Calderoli e Giuseppe Valditara.

Ancora da svelare invece lo slogan che caratterizzerà questa edizione: possibile sia il tema dell’autonomia a dominare il palco, come anche quello della pace, con lo sguardo alla situazione internazionale. L’anno scorso si era puntato su ‘Difendere i confini non è un reato’, ma c’era in piedi il processo al leader a Palermo, poi conclusosi nel nulla. Dall’estero per ora confermata solo la presenza del francese Jordan Bardella, numero due del Rn di Marine Le Pen. Ma viene assicurato, la scaletta è ancora in divenire, che anche dalla Spagna verrà qualcuno di Vox, come una delegazione di giovani repubblicani statunitensi, sarà ospite dei giovani. Lo stato maggiore del partito, sarà al completo, con i 4 vicesegretari, anche loro eletti dopo il congresso di Firenze, che saranno sul palco domenica. Tra questi il segretario della Liga Veneta, Alberto Stefani arriva da candidato in pole per il Veneto, con Salvini che potrebbe annunciare ai suoi che toccherà al suo fedelissimo raccogliere il testimone da Luca Zaia, con tanto di abbraccio proprio con l’attuale governatore, pronto benedire il ‘giovane’ Stefani, a favore di telecamere.

Vannacci: “Vado a braccio, vedremo che clima c’è…”

Fari puntati poi su Roberto Vannacci, che per la prima volta calca il suolo di Pontida da numero due del partito, alla seconda presenza sul pratone, dopo quella dello scorso anno quando non aveva neanche la tessera della Lega. “Ci sarò sin da sabato -fa sapere il generale all’AdnKronos- . Andrò il giorno 20 per incontrare prima i ragazzi del partito”. Ex giovani lombardi, guidati da Luca Toccalini, che proprio sabato tradizionalmente animano il prequel della manifestazione, spesso con trovate a sorpresa, come il corteo dello scorso anno contro l’apertura allo ius scholae di Forza Italia. Sabato con gli under ci sarà anche il ministro dell’Istruzione Valditara. Domenica, poi, Vannacci interverrà dal palco dei big: “Ma -assicura- vado a braccio, a seconda del clima che trovo…”. Di certo il motto, che proporrà al popolo degli ex padani sarà, assicura, “Make the league great again”, richiamando il Maga di Trump.

Dopo le accuse all’ex capo della Folgore di voler vannaccizzare il partito (critiche ribadite anche da chi sarà con lui a Pontida, vedi il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, il presidente della Lombardia Attilio Fontana e quello veneto Luca Zaia) l’eurodeputato da quasi 500mila preferenze si mostra tranquillo. “Se temo fischi? E’ il bello della diretta -risponde-. Da incursore, una volta lasciata la rampa, non ho altra scelta se non quella di adattarmi alle condizioni che trovo durante la caduta libera e a paracadute aperto”. “Ma l’importante rimane arrivare al suolo sano e pronto a combattere, vedremo una volta lasciata la rampa”, dice sfoderando una metafora di quando ancora era nell’esercito, pronto alla battaglia nell’immancabile fango di Pontida, che da sempre accoglie le migliaia di leghisti.