L’avvocatura del futuro: presentato ddl delega per riforma forense

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18 settembre 2025 | 20.59

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A pochi giorni dall’approvazione in consiglio dei ministri, è stato presentato, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, il disegno di legge delega per la riforma dell’ordinamento della professione forense. Presenti, tra gli altri, Marta Schifone, deputato e responsabile Professioni di Fratelli d’Italia, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il presidente del Consiglio nazionale forense Francesco Greco. Per il sottosegretario Delmastro “coloro che avevano il terrore di cambiare la Costituzione laddove doveva essere cambiata, sono anche coloro che non l’hanno mai attuata laddove doveva essere attuata. Per questo oggi è una giornata epocale: festeggiamo una duplice vittoria costituzionale. Una riforma tanto attesa, la separazione delle carriere che abbiamo celebrato qualche ora fa nel parlamento” e allo stesso tempo “la riforma della professione forense che è l’attuazione dell’articolo 24 della Costituzione” secondo il quale tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.

“Le professioni vanno rispettate e ascoltate ha osservato Non c’è la pretesa di uno Stato che sa tutto e regola ogni aspetto”. Secondo la responsabile Professioni di Fratelli d’Italia e deputata Schifone, si tratta di un testo “fortemente voluto da questo esecutivo, da questa maggioranza e segnatamente da FdI. Una riforma partita dal basso e dal carattere fortemente partecipato” dall’avvocatura italiana, della quale “il governo ha recepito le principali istanze”. “Il governo ha seguito due direttrici: da un lato il tentativo di riammodernare, riorganizzare, riordinare e riarmonizzare, una legge, un corpus normativo, un po’ datato” ha sottolineato Schifone aggiungendo che poi “molto è stato fatto verso il sostegno e l’impegno per i giovani e le donne cioè quei settori un po’ più fragili che hanno subito le criticità, depauperamento e proletarizzazione della professione di questi ultimi anni. Ci sono stati meno iscritti alla facoltà di giurisprudenza e una serie di cancellazioni. Vogliamo andare verso l’ampliamento dell’accesso alla professione e l’attrattività della professione dell’avvocatura”.

Francesco Greco, presidente del Consiglio nazionale forense (Cnf), si è detto poi orgoglioso “perché abbiamo ridisegnato la costituzione degli avvocati guardando al futuro”. Greco ha ringraziato il governo “che ha voluto approvare giorni fa un disegno di legge delega che è stato modellato sulla scorta di quello che il Consiglio nazionale forense e altre componenti avevano elaborato”. “Abbiamo trovato interlocutori straordinari”, ha spiegato aggiungendo che si è intervenuti su molti aspetti come ad esempio “l’accesso” alla professione e “le incompatibilità”. “Speriamo che questo percorso venga completato il più presto possibile”, ha concluso.