Stiga traccia una rotta green: sostenibilità e innovazione ridefiniscono il garden care

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21 settembre 2025 | 12.35

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Stiga, leader mondiale nel settore delle attrezzature per la cura del verde, ha pubblicato recentemente, il Rapporto di Sostenibilità 2024 riaffermando il proprio impegno per un futuro più sostenibile, ponendo i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) al centro della sua strategia aziendale.

La sostenibilità per noi è molto più che un obiettivo di business: è una strategia integrata, strutturata e misurabile,” ha dichiarato Sean Robinson, CEO di Stiga. “Ecco perché il nostro percorso di sostenibilità non è fatto di iniziative isolate, ma è radicato nella nostra identità e nel modo in cui operiamo ogni giorno. Le persone, i prodotti e le attività costituiscono parte integrante e contribuiscono insieme a una visione condivisa: crescere in modo responsabile, unendo il progresso tecnico alla passione per la natura.”

La strategia ESG di Stiga si fonda su tre pilastri: persone, prodotti e processi. L’azienda promuove un ambiente di lavoro equo e inclusivo, confermato dalla Certificazione per la Parità di Genere UNI PdR 125:2022. Sul fronte dei prodotti, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati dedicati per il 78% alla tecnologia delle batterie, un chiaro segnale della transizione verso l’elettrico.

I prodotti alimentati a batteria hanno già rappresentato il 27% delle vendite totali, con i robot tagliaerba autonomi che hanno registrato una crescita significativa. Per quanto riguarda i processi, STIGA ha aumentato l’uso di energia da fonti rinnovabili al 99% del consumo totale, con un 15% autoprodotto grazie agli impianti fotovoltaici. L’azienda ha inoltre superato i propri obiettivi di riciclo, con il 66% degli imballaggi realizzati in materiale riciclato.

Tra le ambizioni relative al 2026, Stiga ambisce a diventare un punto di riferimento per l’innovazione responsabile. Le priorità strategiche includono un piano di riduzione dell’impatto ambientale convalidato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) e la valutazione delle performance ESG della propria supply chain.

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Con l’adozione di analisi del ciclo di vita (LCA) per i prodotti a maggiore impatto, l’azienda punta a ridurre l’impronta ecologica lungo tutte le fasi, dalla produzione allo smaltimento, ridefinendo il settore della cura del verde e trasformando la sostenibilità da elemento distintivo a standard essenziale.