22 settembre 2025 | 14.23
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Il Tar del Lazio “ha annullato il nuovo nomenclatore tariffario, ma data la necessità di ‘evitare gravi ripercussioni socio-economiche’ dispone che l’annullamento sia ‘disposto con efficacia differita di 365 giorni a decorrere dalla data di deposito della sentenza’”. Lo sottolinea una nota dell’ufficio legale Forum Team-Legal Healthcare dei ricorrenti (Federanisap, Uap, Aiop, Confepi, Aisi, Arlev). Oggi sono state pubblicate le prime 3 sentenze avente ad oggetto il tariffario nazionale, decreto ministeriale del 25 novembre 2024, già impugnato dalle associazioni dei laboratori e cliniche accreditate al Ssn. “Il Tar ha accolto tutte le eccezioni e le doglianze che abbiamo avanzato soprattutto al difetto dell’istruttoria che il ministero della Salute ha perpetrato nel determinare le nuove tariffe, sottolineando il fatto che si è basato su dati di costo vecchi di anni”, chiariscono gli avvocati del team legale.
“Le sentenze accolgono i ricorsi ed i relativi interventi ad adiuvandum da noi svolti e conseguentemente annullano sotto il profilo del difetto di istruttoria da noi immediatamente e principalmente eccepito nel ricorso che, per primo, abbiamo depositato in data 31 dicembre 2024 con la partecipazione di tutte le associazioni (Aiop, Anisap, Uap), che andranno in decisione a breve, ovviamente con la medesima conclusione”, prosegue la nota. “Vi è immediatamente da sottolineare che come da noi rappresentato nel parere pro-veritate richiesto dalle associazioni il Collegio della Sezione Terza Quater ha chiarito come il precedente decreto ministeriale del 2023 sia stato sostituito integralmente dal Dm del 2024, ciò a tacitazione di tutte le illazioni che sono circolate circa una possibile reviviscenza, in caso di annullamento del tariffario 2024, delle tariffe contenute nel tariffario 2023”, precisano gli avvocati.