A Roma in mostra un ‘colloquio’ fra Chiara Pirovano e Ewa Thorslund su genere e identità

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Nel quadro delle iniziative per il Pride Month l’ambasciata di Svezia in Italia supporta una doppia personale di Chiara Pirovano e Ewa Thorslund dal titolo “I am the whole shapes the world takes”. Patrocinata dal SanLo Pride, il pride del quartiere di San Lorenzo, la mostra aperta fino al 9 giugno al Malo Glitter Bar, al Pigneto punta a offrire un’indagine approfondita sul genere e l’identità in due media pittura e fotografia due nazioni Italia e Svezia e due progetti distinti che per l’occasione si incontrano e trovano i punti di convergenza.

La collaborazione tra Ewa Thorslund e Chiara Pirovano unisce due visioni artistiche distinte con un impegno condiviso nell’esplorare il genere e l’identità. Il lavoro di Ewa si concentra su individui più anziani e sulla loro relazione con se stessi e con i loro corpi, mentre l’obiettivo di Chiara cattura le emozioni e le sfide affrontate dai giovani non conformi al genere. Questa convergenza di età e contesti geografici diversi tesse una narrativa che trascende le generazioni, mettendo in luce le sfide universali dell’esistenza e della sopravvivenza.

Questa collaborazione stata resa possibile dall’iniziativa dell’Ambasciata di Svezia di sensibilizzare sul tema dell’identità di genere, celebrare la diversità e unire le società civili italiana e svedese ha trovato un punto focale nella storia di Ann-Christine Ruuth. Il suo percorso, segnato da una transizione tardiva e dalle sfide di essere un prete in una professione conservatrice in Svezia, ha profondamente risuonato con entrambe le artiste. Ewa e Chiara hanno deciso di incorporare la storia di Ann-Christine nel loro lavoro, raffigurando la sua autenticità e il suo coraggio nell’abbracciare la propria identità nonostante le aspettative sociali. Insieme, la pittrice, scrittrice e giornalista svedese Ewa Thorslund e la fotografa documentarista e artista visuale italiana Chiara Pirovano intraprendono un viaggio collaborativo con l’obiettivo di ispirare empatia, comprensione e accettazione. In un mondo segnato dalla diversità e dalla discriminazione, la loro arte si propone di sensibilizzare e promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide e delle esperienze vissute dalle persone di ogni età e provenienza. Se Ewa Thorslund esplora il genere e l’identità attraverso una potente collezione di ritratti, Chiara Pirovano intraprende un viaggio di advocacy sociale attraverso la sua arte. Con un focus sulle questioni di genere come rappresentazione, identità e discriminazione, cattura i ritratti intimi dei giovani non conformi al genere, offrendo uno sguardo sulle loro vulnerabilità ed emozioni.