“Perché Foxy Knoxy guadagna ancora dall’omicidio di Meredith Kercher dopo 17 anni?“, questo il titolo di un articolo del Daily Mai che ripropone la domanda che si pongono tanti cittadini inglesi in questi giorni. Amanda Knox infatti è produttrice di una serie tv, le cui riprese sono in corso a Perugia, che tratterà l’assassinio della sua coinquilina e le conseguenze che questo episodio hanno avuto sulla sua vita.
Ennesimo prodotto, scrivono i media britannici, legato alla morte di Meredith da cui Knox ricaverà del denaro. Secondo il Guardian Knox avrebbe guadagnato 3,5 milioni di sterline dalla sua autobiografia, in seguito è stata protagonista del documentario Netflix del 2016 ‘Amanda Knox’ e ha preso parte ad altri libri e film sull’omicidio Kercher.
La serie tv
La nuova serie si intitolerà ‘Blue Moon’ e si concentrerà sulla lunga battaglia giudiziaria di Amanda Knox per provare la sua innocenza a seguito della morte di Meredith. Negli Stati Uniti la serie in otto episodi che vedrà Grace Van Patten nei panni di Amanda Knox sarà disponibile sulla piattaforma streaming Hulu.
L’omicidio di Meredith, una ferita aperta
Il caso di cronaca nera colpì molto l’opinione pubblica inglese e il Daily Mail si chiede se tornare su una ferita aperta con questo prodotto sia necessario. Tanti media britannici stanno anche riportando la reazione di Perugia a riguardo. Da quando sono iniziate le riprese, racconta anche il Guardian, molti residenti hanno appeso striscioni fuori dai palazzi con scritto ‘Rispetto per Meredith’ e la stessa sindaca del capoluogo umbro si è scusata in una lettera aperta per aver autorizzato le riprese in città pensando di fare la scelta migliore per Perugia. “Come amministrazione comunale ha detto Vittoria Ferdinandi non avremmo mai potuto bloccare la produzione di una serie tv che sarebbe stata comunque realizzata. Avremmo potuto non autorizzare le riprese di cinque scene a Perugia che sarebbero state realizzate in qualsiasi altro borgo della nostra regione. Abbiamo ritenuto che farle girare qui sarebbe stato un elemento di maggiore garanzia e di controllo perché così come abbiamo richiesto e fatto, avremmo potuto visionare e autorizzare ogni scena”.
Molti, come la consigliera comunale Margherita Scoccia, ritengono infatti che non sia giusto che il nome di Perugia sia ancora legato a questa storia di crimine. “Per troppo tempo Perugia è stata etichettata come la ‘città del delitto di Meredith Kercher’. E’ giusto che la nostra comunità sia associata a un crimine così terribile?”, ha detto in un video Scoccia.