“Come Freedom Flotilla Coalition stiamo valutando di fare ricorso per riavere la nave Conscience”. A dirlo all’Adnkronos è Michele Borgia, portavoce della delegazione italiana del movimento di solidarietà. La nave si trova ancora nel porto di Ashdod, dove è stata portata lo scorso 8 ottobre dalle forze militari israeliane dopo l’intercettazione a 120 miglia da Gaza.
“Non sappiamo che fine farà. In passato abbiamo già fatto delle cause ma, nonostante il tribunale israeliano ci avesse detto che potevamo riprendere le imbarcazioni, i militari al porto ci hanno impedito di riprenderle. Loro tengono le barche anche come ricordi di guerra, quindi con la Conscience potrebbe succedere la stessa cosa”, afferma il portavoce. Per Borgia è importante anche capire dove finiranno le 18 tonnellate di aiuti che erano sulla nave: “Tra questi c’erano anche circa 2 tonnellate di medicinali e apparecchiature mediche. Al momento stiamo inventariando tutto il materiale che era a bordo per poi presentare il ricorso. Vogliamo che tutto questo arrivi a Gaza”.