Cagliari in piazza per M. Zedda, Todde ‘la Sardegna festeggia’

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È bastato un tam tam sulle chat
di whatsapp e nel giro di poco più di un’ora la grande piazza
del popolo del centrosinistra cagliaritano si è auto convocata e
si è impossessata di piazza Garibaldi, cuore del capoluogo per i
festeggiamenti. Il trionfo è per Massimo Zedda, che dopo cinque
anni di stop e per la terza volta, ha conquistato lo scranno più
alto del Comune di Cagliari. Qui il nuovo sindaco arriva e si fa
largo tra la folla e tra le bandiere delle dieci sigle che lo
hanno sostenuto.

   
“La Sardegna deve festeggiare: abbiamo conquistato la
capitale della Sardegna”, esordisce sorridente la governatrice
Alessandra Todde parlando con i giornalisti e poi alla piazza
che attende di sentire il primo discorso di Zedda. È una
vittoria anche per la presidente della Regione che poco più di
tre mesi fa ha strappato la Sardegna al centrodestra alla guida
di una coalizione-laboratorio di campo largo, riproposta anche a
Cagliari. “Ho sempre detto che la strada giusta era quella della
coalizione, l’ho difesa, anche in momenti in cui non era
possibile trovare accordi, e i risultati di oggi dimostrano che
il cammino che abbiamo intrapreso è quello giusto”, ribadisce
Todde.

   
“La Sardegna oggi ha molto da festeggiare soprattutto perché
il centrosinistra è cresciuto analizza la governatrice con i
giornalisti , ha preso la capitale della Sardegna, anche la
città di Alghero, e adesso stiamo incrociando le dita per
Sassari. C’è finalmente un’aria diversa e credo che da questo
momento in poi anche l’Italia guarderà alla Sardegna”.

   
Dopo i ringraziamenti di rito agli elettori e ai candidati,
Massimo Zedda si sofferma sul senso di responsabilità per il
futuro: “Grazie anche alla presidente Todde sottolinea il neo
primo cittadino -: da subito inizieremo un lavoro insieme per
avere un’amministrazione regionale in piena sintonia con quella
del Comune di Cagliari e degli altri centri sardi, che potranno
intraprendere un percorso di sviluppo per dare ai tanti ragazzi
e ragazze sarde un cammino di libera scelta, quella di rimanere
o andare via da quest’Isola”.

   

ANSA