
La procura di Prato procede nei confronti di Claudio Belgiomo, già membro del consiglio comunale di Prato nelle file di Fdi, e Andrea Poggianti, vicepresidente del Consiglio Comunale di Empoli, uscito nel febbraio 2024 dal partito di Fratelli d’Italia, per concorso continuato nei delitti di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, e di diffamazione ai danni dell’avvocato Tommaso Cocci, già consigliere comunale a Prato di Fdi e candidato in pectore alle regionali, destinatario di lettere anonime. Così una nota del procuratore di Prato Luca Tescaroli. In corso una perquisizione nei loro confronti.
“Io sono una persona perbene, faccio un passo indietro”. Tommaso Cocci (FdI) si ritira dalla corsa per le elezioni regionali. L’avvocato di 34 anni, già capogruppo dei meloniani a Prato, è stato oggetto negli ultimi mesi di ricatti e lettere minatorie e proprio oggi la procura di Prato ha reso noto di aver indagato e perquisito due colleghi, Claudio Belgiorno (FdI) e Andrea Poggianti, vicepresidente del consiglio comunale di Empoli, uscito dal partito nel febbraio 2024. “Ho chiesto al partito di fare un passo indietro scrive Cocci per me stesso e per dedicarmi a chi mi è vicino e mi vuole bene. I reati che ho subito e che ho prontamente denunciato sono stati strumentalizzati per provare a dimostrare che a Prato destra e sinistra sono negli stessi guai.
Altri sono accusati di essere corrotti e corruttori. Io sono una persona perbene che ha dedicato una vita alla politica: ho reagito con fermezza perché non ho intenzione di farmi ricattare”.
“Sono stato vittima prosegue anche di violazione della privacy e revenge porn. Fatti che mi hanno provocato mesi di dolore e sofferenza psicologica. Per il bene di Prato non voglio che si continui a parlare di reati che mi riguardano come persona offesa: la città merita una campagna elettorale sui tanti problemi che la affliggono. Ringrazio il mio partito per avermi consentito di prendere un periodo di pausa dalla politica in prima persona e i dirigenti di Fratelli d’Italia per la vicinanza umana e per quello che faranno di buono per Prato e per la Toscana. Io mi concentrerò per un po’ sulla mia professione e sulla mia famiglia”.
Il procuratore di Prato ha diffuso la nota ritenendo sussista “uno specifico interesse pubblico anche in considerazione delle riportate nei giorni scorsi” dagli organi di informazione “con riferimento alla diffusione di numerose lettere anonime inerenti a condotte asseritamente tenute da Marco Cocci” -nel “far conoscere l’impegno degli inquirenti per individuare chi sia coinvolto nella campagna di discredito posta in essere ai suoi danni”.
Riguardo alle indagini la procura afferma che le dichiarazioni rese da Cocci, già consigliere comunale a Prato, “e le acquisizioni investigative correlate inducono, allo stato, a ritenere, per un verso, che” Belgiomo e Poggianti, “avendo ricevuto, o comunque, acquisito le immagini a contenuto sessualmente esplicito, ritraenti il citato avvocato Cocci”, destinate a rimanere private, “le diffondevano senza il consenso” di Cocci, “mediante l’invio di plurime delazioni anonime, almeno dal mese di ottobre 2024, nel marzo 2025 sino a settembre 2025, destinate a esponenti politici della provincia di Prato e di Firenze del medesimo schieramento di appartenenza (e, segnatamente, del partito Fratelli d’Italia), a sostenitori dello stesso Cocci e a organi d’informazione. E, per altro verso, che abbiano offeso la reputazione di Tommaso Cocci, inviando dette delazioni, nel corpo delle quali venivano riportate frasi diffamatorie, vale a dire l’asserito compimento di atti sessuali con ragazzi, anche minori, durante la partecipazione a orge gay, nel corso delle quali avrebbe assunto anche sostanze stupefacenti”.
“E’ in fase di esecuzione un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro nei loro confronti si legge ancora nella nota della procura , ai fini di acquisire elementi di prova funzionali a verificare la fondatezza delle accuse o a dimostrare l’estraneità degli indagati ai fatti oggetto di contestazione. Le investigazioni sono effettuate” con il supporto dei nuclei di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Prato e di Firenze e della Digos di Prato”. Nei prossimi giorni la procura “procederà all’interrogatorio dei due indagati per acquisire la loro versione difensiva, ove ritengano di rendere dichiarazioni”.
“Va rimarcato conclude la nota che le investigazioni è necessario che si svolgano con la necessaria riservatezza sia per assicurarne il buon esito, sia per tutelare i soggetti coinvolti. Il presente comunicato è funzionale ad assicurare una perequazione nelle conoscenze da parte degli organi di informazioni su fatti che rivestono interesse pubblico in ragione del ruolo rivestito dai destinatari dei provvedimenti emessi”.
ANSA