Creatività Umana e AI Generativa: Verso una coesistenza simbiotica?

L'intelligenza artificiale generativa (Generative AI) sta ridefinendo la creatività umana, o meglio, sta cercando di convincerci (o stiamo iniziando a pensarlo NOI) che i nostri cervelli biologici non siano più necessari.

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L’intelligenza artificiale generativa (Generative AI) sta ridefinendo la creatività umana, o meglio, sta cercando di convincerci (o stiamo iniziando a pensarlo NOI) che i nostri cervelli biologici non siano più necessari. Modelli avanzati come “GPT-3/4/5/n” di OpenAI e DALL-E stanno creando testi, immagini, musica e video con una maestria tale che quasi ci fa dimenticare che dietro c’è un algoritmo e non un artista in carne ed ossa. Tuttavia, mentre l’AI si diffonde come una macchia d’olio, emergono anche i primi anticorpi regolatori, pronti a mettere qualche paletto.

La Tecnologia alla Base del Boom

L’AI generativa si nutre di enormi quantità di dati, come un bambino goloso di zucchero, per produrre contenuti più o meno originali. Questi modelli possono analizzare e replicare tutto, dai romanzi alle sinfonie e poi, crearne di nuovi. Questa capacità sta trasformando settori come l’intrattenimento e il marketing, rendendo più facile che mai sfornare contenuti su misura.

Le Applicazioni e i Benefici

Media e Intrattenimento

Immaginate un mondo in cui i film, i giochi e la musica siano creati da algoritmi che non chiedono mai aumenti di stipendi! Grazie all’AI, i creativi possono esplorare nuove frontiere senza doversi preoccupare delle scadenze impossibili.

Marketing e Pubblicità

Le campagne pubblicitarie possono essere personalizzate fin nei minimi dettagli, facendo sentire ogni consumatore speciale e unico, come se un team di marketing fosse dedicato solo a lui.

Educazione

Chatbot educativi e materiali didattici personalizzati stanno trasformando l’istruzione, rendendola più accessibile e interessante, quasi come se la scuola fosse diventata improvvisamente divertente.

Sanità

La generazione di dati sintetici aiuta nella ricerca e nella pianificazione dei trattamenti, migliorando la qualità delle cure e riducendo i tempi di attesa, il tutto senza bisogno di medici stressati.

I Rischi e le Sfide

Bias e Discriminazione

Gli algoritmi, come le persone, possono essere prevenuti. I modelli di AI riflettono i pregiudizi presenti nei dati di addestramento, perpetuando ingiustizie e discriminazioni.

Autenticità e Proprietà Intellettuale

Distinguere tra un contenuto generato dall’AI e uno creato da un essere umano diventa sempre più difficile, sollevando questioni di autenticità e diritti d’autore. Chi possiede davvero l’opera d’arte, l’artista o l’algoritmo?

Sicurezza e Privacy

I deepfake rappresentano una minaccia per la sicurezza e la privacy, con potenziali usi malevoli che vanno dalla disinformazione all’estorsione. Mai fidarsi completamente di un video, nemmeno quando sembra autentico.

Impatto Lavorativo

L’automazione di compiti creativi potrebbe mettere in difficoltà molti lavoratori, sollevando preoccupazioni sull’occupazione e sulla necessità di riqualificazione professionale. Non tutti possono diventare sviluppatori di AI.

La Risposta degli Anticorpi

Strumenti di Identificazione e Marchiatura

Aziende, come la stessa OpenAI, stanno sviluppando strumenti per marchiare i contenuti generati dall’AI con watermark digitali e metadati. Un po’ come una firma invisibile che dice: “Questo è stato generato da un computer, non da un uomo”.

Regolamentazioni e Politiche

I governi stanno lavorando per elaborare ed adottare disposizioni normative che regolino l’uso dell’AI generativa, finalizzate a promuovere la trasparenza e la protezione dei diritti d’autore. Ad oggi, le norme ed i  regolamenti sono ancora allo stato embrionale.

Pratiche Aziendali e Accordi di Licenza

Le aziende stanno adottando misure sempre più sofisticate per proteggere i propri contenuti dall’uso non autorizzato da parte dell’intelligenza artificiale. Un esempio emblematico è quello della Rai in Italia, che ha iniziato ad inserire disclaimer specifici nei suoi servizi, film e documentari. Questi avvisi dichiarano esplicitamente che non è consentito utilizzare i contenuti prodotti dalla Rai per addestrare modelli di AI.

In sostanza, la Rai sta tracciando una linea ben chiara che potremmo così riassumere “Questi contenuti sono nostri, e non intendiamo che un algoritmo li utilizzi per imparare a fare il nostro lavoro”. Questo tipo di restrizione sta diventando sempre più comune, soprattutto nei settori dei media e dell’intrattenimento, dove la protezione della proprietà intellettuale è cruciale. Non solo si tratta di proteggere il valore economico dei propri prodotti, ma anche di mantenere il controllo creativo e prevenire che la qualità e l’integrità dei contenuti siano compromesse dall’uso indiscriminato di AI.

Creatività e Originalità: Le Nuove Frontiere

Cosa accadrà con l’aumento dell’utilizzo di questi anticorpi adottati nei confronti dell’intelligenza artificiale generativa? Sicuramente la GenAI rimarrà uno strumento a disposizione di tutti, ma tutti cercheranno di aggiungere un tocco in più di creatività e originalità al materiale prodotto dall’AI. È come se la corsa non fosse più solo finalizzata a creare contenuti, ma a generare qualcosa che l’AI non possa replicare facilmente.

Ma qui sorge una domanda interessante: cosa accadrà quando dosi sufficienti di creatività e originalità diventeranno parte di una delle tante basi di dati alla base dell’addestramento dei modelli? In altre parole, cosa succederà quando l’AI inizierà ad apprendere da contenuti sempre più sofisticati, che incorporano quella creatività umana aggiuntiva che dovrebbe distinguerci dalle macchine?

È un ciclo potenzialmente infinito in cui l’AI diventerà sempre più capace, mentre noi umani dovremo continuamente reinventare il nostro ruolo nella catena creativa e di produzione del valore. A quel punto, potremmo doverci chiedere non tanto se l’AI potrà mai superare la creatività umana, ma piuttosto se siamo pronti ad accettare una coesistenza simbiotica, dove la creatività è un prodotto congiunto di cervelli umani e circuiti artificiali.

Il Valore delle Competenze Settoriali

Oltre alla creatività, un altro aspetto cruciale nella coesistenza con l’AI è il valore delle competenze settoriali. La conoscenza approfondita di un settore specifico permette agli esseri umani di dare un contesto e una profondità ai contenuti che l’AI, per quanto sofisticata, non può acquisire solo attraverso i dati. Le competenze settoriali consentono di interpretare correttamente le sfumature e le dinamiche di un settore, creando contenuti che non solo rispondono a una domanda immediata, ma che anche anticipano tendenze e bisogni futuri.

Competenze Tecniche e Specialistiche

La tecnologia avanza rapidamente, e le competenze tecniche e specialistiche sono diventate fondamentali per interagire con i sistemi di AI. La capacità di comprendere come funzionano gli algoritmi, di manipolare i dati e di ottimizzare i modelli è essenziale per sfruttare al meglio l’AI generativa. Queste competenze permettono di utilizzare l’AI come uno strumento potente, piuttosto che vederla come una minaccia, contribuendo a creare contenuti che sono non solo innovativi ma anche tecnicamente solidi.

Mentre l’AI generativa continua a crescere e a evolversi, lo sviluppo di anticorpi adeguati sarà essenziale per gestire i suoi impatti e garantire che i benefici superino i rischi. Solo attraverso un impegno collettivo e una regolamentazione attenta potremo sfruttare appieno il potenziale di questa rivoluzionaria tecnologia, mitigando al contempo i pericoli che essa comporta. Ma soprattutto, dovremo essere pronti a mantenere viva la scintilla creativa che ci rende umani, anche in un mondo sempre più dominato dall’intelligenza artificiale.

D’altronde, quella scintilla creativa umana e le competenze non hanno sempre fatto la differenza anche prima del Boom dell’Intelligenza Artificiale Generativa?

Pasquale Aiello – Presidente dell’ENTD – Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale

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