(Adnkronos) Il presidente dell’Inps Gabriele Fava mira a “personalizzare” i servizi che l’ente eroga ai suoi utenti, oggi 52 milioni di persone, in modo da accompagnarli nel corso dell’intero ciclo vitale. Lo spiega lo stesso Fava, a Bruxelles a margine della presentazione del rapporto annuale dell’Inps nella sede del Parlamento Europeo, su invito del capodelegazione del M5S ed ex presidente dell’ente Pasquale Tridico.
“Ho aderito con piacere dice Fava all’invito del presidente Pasquale Tridico, perché è fondamentale e importante, mai quanto oggi, presentare il rapporto dell’istituto previdenziale e assistenziale più grande, sostanzialmente, al mondo. L’Inps è un unicum: non esiste ente previdenziale che abbia tutte queste dimensioni”. L’ente, ricorda, ha “dimensioni previdenziali e assistenziali: pensate a 340 prestazioni previdenziali e socio-assistenziali che l’Inps fornisce a tutti i suoi utenti, 52 mln, quasi l’87% della popolazione italiana. Ma, essendo un unicum, era importante, e ho gradito davvero l’invito del presidente Tridico, per presentare e proiettare la line progettuale e strategica che ho impostato e che seguirà tutto il mio mandato: welfare generativo e hub del welfare”.
“Tutto il welfare in Italia è l’Inps aggiunge Fava di conseguenza è importante capirlo, metabolizzarlo ed entrare anche un po’ nel merito di questi servizi. L’Inps non è solo pensioni: è molto di più, è servizi ai cittadini, a tutti i cittadini. Questo è il core business dell’Inps: servizi a regola d’arte ai cittadini, contestualizzati. Questo è l’upgrade che proverò a portare avanti: contestualizzare e personalizzare i servizi, durante tutto il ciclo di vita della persona. L’ho chiamato welfare generativo e così sarà. Cercheremo di ‘customizzare’ tutti i servizi durante l’arco di vita della persona, in considerazione delle esigenze che si presenteranno cammin facendo”, aggiunge.
Gestire insieme previdenza e assistenza, come fa l’Inps, non è complicato, “tutt’altro: è molto stimolante. Pensate al caso concreto di successo: la pandemia di Covid-19. L’Italia l’ha superata” anche grazie “all’Inps, con le sue due dimensioni, previdenziale e assistenziale. Se c’è una best practice, perché cambiarla” conclude.