18 settembre 2025 | 16.38
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Nuova udienza davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma per l’omicidio del 4 luglio 2024. “Manuela un giorno mi riferì che il suo ex la registrava, le aveva messo alcune cimici nell’auto e disse ‘questo è matto se è arrivato a fare una cosa del genere'” ha riferito un testimone in aula. A processo l’imputato Gianluca Molinaro, l’uomo che quel drammatico giovedì dello scorso anno ha aperto il fuoco contro la sua ex compagna e madre di suo figlio Manuela Petrangeli uccidendola. Molinaro, in seguito all’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, è accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, stalking, detenzione abusiva di armi e in relazione a quest’ultima accusa, anche quella di ricettazione.
Il testimone aveva conosciuto la vittima nella clinica di riabilitazione, dove lei lavorava, nel 2021 quando era stato ricoverato in seguito a un incidente. “Eravamo diventati amici, sapevo che con il suo ex si erano lasciati. Poi di punto in bianco mi disse che non dovevamo più sentirci, non so perché” ha aggiunto il teste.
Le testimonianze di amici e colleghi dell’imputato
Nel corso dell’udienza sono stati sentiti alcuni colleghi e conoscenti dell’imputato, che oggi ha rinunciato a comparire in aula per essere ascoltato. “Aveva spesso pensieri di gelosia e raccontava di un’infedeltà da parte dell’ex”, ha riferito uno dei testimoni chiamati in aula. Uno di loro ha ricordato una ‘fissazione’ particolare di Molinaro per un allenatore di calcio e in aula è stato letto un messaggio che l’imputato scrisse il 28 marzo 2024: “So’ nervoso da morì, vado all’allenamento e se oggi si avvicina va a finire male”. A uno dei testimoni sentiti, conosciuto in palestra, Molinaro chiese un giorno “il favore” di passare sotto casa dell’ex per vedere se ci fosse parcheggiata una moto o una macchina, “ma io non l’ho fatto”, ha detto il teste. “Anche i testi di oggi hanno confermato le condotte contestate, durate per circa due anni e mezzo tra il 2021 e 2024” afferma l’avvocato Carlo Testa Piccolomini, legale di parte civile, insieme alla collega Mascia Cerino, della famiglia e del figlio minore della vittima.
I messaggi audio
Alla prossima udienza del 16 ottobre verranno fatti ascoltare in aula i messaggi audio fra l’imputato e la vittima. “Sarà importante ascoltare ulteriori file audio, che sono stati selezionati anche da noi parti civili, distribuiti nel tempo e che danno veramente l’idea della gravità delle condotte persecutorie, delle minacce e della continua denigrazione ai danni della povera Manuela” conclude il legale.