
“Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti “pro-pal”, sedicenti “antifa”, sedicenti “pacifisti” che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.
“Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza. Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il Governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente”, commenta a sua volta su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha parlato di “Forze dell’ordine, cittadini e lavoratori presi in ostaggio dall’occupazione di autostrade e stazioni ferroviarie e dalla violenza inaccettabile di centinaia di delinquenti che si professano pacifisti, ma che in realtà stanno dando vita a vergognose guerriglie urbane. Da Milano a Roma, passando per Bologna e tante altre città: assistiamo ad azioni che nulla hanno a che fare con la protesta per Gaza e che tutti, e ripeto tutti, dovrebbero condannare”. La Russa ha quindi espresso “solidarietà forte, vera, sincera, alle Forze dell’ordine aggredite, ai cittadini e al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ancora una volta vittima di vile minacce”.
“Esprimo la mia solidarietà ai cittadini, alle Forze dell’ordine e al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per i gravi atti messi in campo da qualche manifestante in diverse città. Vandalismo, gesti violenti e linguaggio d’odio sono da condannare e offuscano le motivazioni e la legittimità di qualsiasi manifestazione”, afferma da parte sua il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, “ci troviamo a commentare situazioni che non dovrebbero mai verificarsi. Come sempre io sono dalla parte delle Forze dell’ordine alle quali esprimo la mia massima solidarietà e vicinanza”. “La guerriglia e la violenza ha aggiunto non sono gli strumenti migliori per cercare di far sentire le proprie idee e, se del caso, cercare di convincere altri ad avere quelle stesse idee. La violenza non può essere una forma di comunicazione”.
Condanna le violenze anche il sindaco di MIlano Giuseppe Sala: “Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza”, ha detto sottolineando che “in queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica”.
Sul tema della Palestina, le opposizioni intervengono intanto con forza denunciando la mancata disponibilità dell’esecutivo a riferire in aula: “Alla vigilia di importanti vertici internazionali e di votazioni cruciali in sede europea, denunciamo con forza che il governo non ha ancora dato alcuna disponibilità a venire a spiegare in Parlamento la posizione italiana rispetto alla questione palestinese. È un fatto gravissimo. Utilizzeremo tutti gli strumenti che ci mette a disposizione il regolamento perché non siamo disponibili a riprendere le votazioni finché il Governo non avrà assunto l’impegno a venire in Parlamento per comunicazioni. È intollerabile che, di fronte a una richiesta unitaria di tutte le opposizioni, l’esecutivo tiri dritto senza proferire parola”, ha detto in Aula alla Camera il vicepresidente del gruppo Pd Paolo Ciani.
“Un Governo ha proseguito che ignora il Parlamento e lascia gli italiani all’oscuro sulla politica estera tradisce la democrazia: Meloni deve spiegare chiaramente da che parte sta l’Italia. Il Parlamento deve votare sulle comunicazioni del Governo, perché le italiane e gli italiani e i tanti giovani che oggi sono scesi in piazza hanno il diritto di sapere da che parte della storia si pongono i deputati che hanno eletto” così Paolo Ciani del gruppo parlamentare del Pd, Italia democratica e progressista nel corso della discussione generale in corso a Montecitorio”.
A questo proposito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà, a quanto si apprende, delle comunicazioni sulla situazione a Gaza giovedì 2 ottobre in Parlamento. Il titolare della Farnesina sarà la mattina alla Camera ed il pomeriggio a palazzo Madama.
ANSA