(Adnkronos)
Gb e Svezia si dicono pronti all’invio di peacekeeper in Ucraina se necessario. Ma la Germania frena. E’ prematuro parlare della partecipazione di truppe tedesche a una forza di pace in Ucraina: ne è convinto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
A poche ore dall’inizio del summit di Parigi, da Kassel, durante un evento della campagna elettorale in vista del voto anticipato di domenica prossima, Scholz ha evidenziato come a suo avviso sia affrettato parlare di scenari del dopoguerra in Ucraina con il coinvolgimento di truppe di Paesi europei, dal momento che il conflitto è ancora in atto. “Il focus dovrebbe essere su un Esercito ucraino molto forte, anche in tempi di pace ha osservato Questo sarà un compito importante per l’Europa, gli Stati Uniti e gli alleati”.
“E le questioni da discutere riguardo il quadro di sicurezza verranno affrontate quando sarà il momento”, ha detto ancora. Le sue parole arrivano dopo che il premier britannico Keir Starmer ha affermato che il Regno Unito è pronto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina “mettendo le proprie truppe sul terreno se necessario”.
Nel frattempo il premier britannico Keir Starmer si è detto “pronto e disponibile” parlando di ‘boots on the ground’ per contribuire alla sicurezza dell’Ucraina nel quadro di un accordo di pace. Una pace duratura, è convinto, è “essenziale se dobbiamo dissuadere (il leader russo) Vladimir Putin da un’ulteriore aggressione in futuro”.
Prima del summit di Parigi, Starmer ha dunque rimarcato come il Regno Unito sia pronto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina “mettendo le proprie truppe sul terreno se necessario”. “Non lo dico a cuor leggero ha scritto su Telegraph Sento molto forte la responsabilità che deriva dal mettere potenzialmente in pericolo i militari britannici”. “Ma ha aggiunto, come rilanciato anche dalla Bbc qualsiasi ruolo che contribuisca a garantire la sicurezza dell’Ucraina aiuta a garantire la sicurezza del nostro Continente e la sicurezza di questo Paese”. Perché la fine del conflitto innescato dall’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, avviata il 24 febbraio del 2022, “quando arriverà, non potrà diventare semplicemente una pausa temporanea prima che Putin attacchi di nuovo”.
Prima di Scholz, il deputato tedesco Jurgen Hardt, esponente della Cdu, aveva invece parlato di un possibile invio di truppe: “Non vogliamo intervenire in questa guerra con le truppe”, ma “se c’è una missione di peacekeeping in Ucraina per garantire che tengano cessate il fuoco e pace e se c’è una base chiara di diritto internazionale per questo”, io “non possono immaginare che la Germania si tiri fuori”, ha detto al programma Today della Bbc.
Anche la Svezia non esclude l’invio di proprie truppe in Ucraina per il mantenimento della pace, ha dichiarato la ministra degli Esteri Maria Malmer Stenergard. Prima, ha sottolineato, è necessario negoziare ”una pace giusta e sostenibile”. Poi, garantire che venga mantenuta, ha detto Malmer Stenergard. ”Dobbiamo prima negoziare una pace giusta e sostenibile che rispetti il diritto internazionale, che rispetti l’Ucraina e che garantisca, soprattutto, che la Russia non possa semplicemente ritirarsi e costruire una nuova forza e attaccare l’Ucraina o un altro paese nel giro di pochi anni”, ha affermato Malmer Stenergard. ”Una volta che abbiamo raggiunto questa pace, dobbiamo mantenerla e il nostro governo non esclude nulla”, ha aggiunto.
“Non vogliamo intervenire in questa guerra con le truppe”, ma “se c’è una missione di peacekeeping in Ucraina per garantire che tengano cessate il fuoco e pace e se c’è una base chiara di diritto internazionale per questo”, io “non possono immaginare che la Germania si tiri fuori”, è quanto ha detto al programma Today della Bbc il deputato tedesco Jurgen Hardt, esponente della Cdu.
La Polonia non ha intenzione di inviare propri soldati in Ucraina a garanzia della sicurezza. Piuttosto, invierà aiuti economici e militari a Kiev. Lo ha dichiarato il primo ministro polacco Donald Tusk a Varsavia, prima di volare a Parigi. “Per quanto riguarda il sostegno della Polonia, non abbiamo in programma di inviare truppe polacche in territorio ucraino”, ha detto Tusk ai giornalisti.