
“Le di stampa su una possibile tassazione dei proventi del sistema bancario, crea effetti negativi nel settore e una cattiva immagine nei mercati internazionali che valutano la serietà di un paese se le norme del settore sono stabili e mai retroattive. È opportuno sia smentita tale ipotesi che risulterebbe infondata”. Così Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
La proposta. Il governo starebbe valutando l’ipotesi di reintrodurre un ‘contributo di solidarietà’ da applicare sulle banche sulle assicurazioni e su alcune imprese in settori con molti profitti. A riportarlo, dopo le indiscrezioni riportate ieri che non hanno trovato conferma, sono oggi alcuni quotidiani che, in alcuni casi, evidenziano che non ci sarebbe ancora un testo scritto, in altri che l’ipotesi potrebbe concretizzarsi in autunno, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno quando la tassa sugli extraprofitti venne approvata durante il periodo estivo. Secondo La Repubblica, non si parlerebbe di ‘tassa’ ma di ‘contributo di solidarietà’ da un perimetro ampio: “banche e assicurazioni, ma anche tutte le altre imprese che hanno maturato utili in abbondanza, da quelle energetiche al comparto del lusso”. Per il quotidiano “pagano tutti, senza distinzioni” e sarebbe questo lo schema scelto “per incassare soldi necessari a tenere in piedi la Finanziaria” perché “la strada delle imposte ad hoc è impervia: il rischio è finire fuori strada, bocciati dalla Corte costituzionale”. I tempi non sarebbero comunque brevi. Lo sostengono sia la Stampa che Il Fatto Quotidiano. “L’indiscrezione circola da giorni tra i lobbisti afferma La Stampa e tra i corridoi dell’esecutivo arriva la conferma che i tecnici stanno preparando una norma, che però non sarà pronta per l’ultimo Consiglio dei ministri del 7 agosto convocato prima della pausa estiva”. Il Fatto ipotizza l’arrivo in autunno con un decreto collegato alla manovra o comunque con un provvedimento ad hoc.
ANSA