Il Papa: ‘C’è una scintilla di speranza in Terra Santa’

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 “L’accordo sull’inizio del processo di pace ha regalato una scintilla di speranza in Terra Santa. Incoraggio le parti coinvolte a proseguire con coraggio il percorso tracciato verso una pace giusta, duratura e rispettosa delle legittime aspirazioni del popolo israeliano e del popolo palestinese”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.

“Due anni di conflitto ha detto Papa Leone all’Angelus parlando dell’accordo di pace in Medio Oriente hanno lasciato ovunque morte e macerie, soprattutto nel cuore di chi ha perso brutalmente i figli, i genitori, gli amici, ogni cosa”. 

“Con tutta la Chiesa, sono vicino al vostro immenso dolore. Oggi, soprattutto a voi, è rivolta la carezza del Signore, la certezza che anche nel buio più nero egli resta sempre con noi. ‘Dilexit te’, ‘ti ho amato'”. Lo ha detto il Papa all’Angelus parlando dell’accordo in Medio Oriente aggiungendo: “A Dio, unica pace dell’umanità, chiediamo di guarire tutte le ferite e di aiutare con la sua grazia a compiere ciò che umanamente ora sembra impossibile, riscoprire che l’altro non è un nemico, ma un fratello a cui guardare, perdonare, offrire la speranza della riconciliazione”.

 Il Papa all’Angelus ha espresso il suo “dolore” per i “nuovi violenti attacchi che hanno colpito diverse città e infrastrutture civili in Ucraina, provocando la morte di persone innocenti, tra cui bambini, e lasciando moltissime famiglie senza elettricità e riscaldamento. Il mio cuore si unisce alla sofferenza della popolazione che da anni vive nell’angoscia e nella privazione. Rinnovo l’appello a mettere fine alla violenza, a fermare la distruzione, ad aprirsi al dialogo e alla pace”. 

 Il Papa, dopo l’Angelus, è rimasto a Piazza San Pietro, per un giro in papamobile. Saluta i tanti fedeli che hanno partecipato alla messa per il Giubileo della spiritualità mariana. 
   

Parolin: ‘Due Stati per due popoli per ebrei e palestinesi’

“Continuiamo a ritenere che quella dei due Stati per due popoli sia la formula che può aiutare a risolvere i problemi e i rapporti tra ebrei e palestinesi ed è perfettamente in linea con quando noi abbiamo sempre chiesto”: lo ha affermato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, parlando ad Assisi dove ha per presieduto la celebrazione eucaristica in occasione della memoria liturgica di San Carlo Acutis. Parolin ha detto che “non ci sarà la vera pace senza che sia fatta giustizia per tutti i popoli”, perché “come ha sempre detto la Chiesa a fondamento della pace deve esserci la giustizia”. 

Ed invitato a commentare la coincidenza della prima festa di San Carlo Acutis, dopo la canonizzazione dello scorso 7 settembre, con la Marcia della pace PerugiAssisi il cardinale Parolin ha detto: “Siamo qui per pregare, celebrare e ringraziare il Signore per la canonizzazione di Carlo in questa terra francescana dove quello della pace è appunto uno dei temi più vivi e presenti, legato alla figura di San Francesco”.

ANSA