
In Toscana il campo largo è appeso al voto on line. Il M5s consulterà gli iscritti in regione per scegliere se appoggiare la ricandidatura del governatore uscente Eugenio Giani, del Pd. La mossa è arrivata al termine di un’animata assemblea in streaming dei cinque stelle locali, a cui ha partecipato il presidente Giuseppe Conte. “La nostra comunità è dilaniata e lacerata, c’è ancora una grande frattura ha poi spiegato Conte in una diretta social L’unico modo di uscirne è il voto on line: o si va in coalizione, a condizione che” Giani “recepisca gli obiettivi più strategici con un accordo scritto chiaro, o L’alternativa è che si vada da soli”.
Ma non è l’unica scossa. Conte ha dato il via libera del M5s alla corsa dell’eurodeputato Pd Antonio Decaro in Puglia. “Noi possiamo entrare in coalizione, ne siamo desiderosi ha detto ma nel segno di un reale ed effettivo rinnovamento. Riteniamo che Decaro abbia le carte in regola”. Quel che chiede Conte è un “segnale chiaro del Pd”, chiamato a superare l’impasse: Decaro non ha ancora ufficializzato la candidatura perché è contrario alla corsa al consiglio regionale del governatore uscente Michele Emiliano (Pd) e dell’ex governatore Nichi Vendola (Avs).
Per il centrodestra, invece, il dossier regionali parte dal Veneto. Claudio Durigon, vice di Matteo Salvini nel partito, ha ribadito la richiesta della Lega di indicare il nome del candidato alla successione di Luca Zaia. “Come successo nelle Marche e in Calabria ha spiegato Durigon dove si va a riproporre il buongoverno di Acquaroli e Occhiuto, è giusto fare lo stesso in Veneto”. Zaia, però, non ha ancora abbandonato l’idea di presentare una lista col proprio nome, che corra col centrodestra. “Sarà il candidato presidente prescelto” a deciderlo, ha spiegato il governatore. Alle regionali 2020, la lista Zaia fu la più votata: il 40% contro il 17% della Lega, secondo partito.
Il voto del M5s toscano si terrà prima di giovedì. Per quel giorno, a Firenze è in programma l’assemblea del Pd regionale, che dovrebbe ufficializzare la corsa di Giani per il bis. Quella dei Cinque stelle non sarà una scelta indolore per la coalizione e per le altre regionali. Finora, il campo largo sta tenendo in tutti gli appuntamenti: nelle Marche il M5s ha confermato il sostegno a Matteo Ricci (Pd) anche dopo l’avviso di garanzia in una indagine sulla corruzione, in Campania il M5s dovrebbe esprimete il candidato, Roberto Fico, sostenuto dal centrosinistra. “Non ho sottoscritto nessun patto segreto con De Luca ha detto Conte Sono sempre stato molto chiaro: siamo disponibili a governare il rinnovamento, senza furia iconoclasta”. Intanto, come Zaia, anche il governatore uscente sta pensando a liste legate al suo nome: forse addirittura due.
In Veneto il centrosinistra schiera Giovanni Manildo (Pd), in Calabria sta già cercando il candidato. Conte ripete sempre che ogni partita ha una storia a sé, ma la segretaria Pd Elly Schlein sta “testardamente” seguendo l’obiettivo di schierare la coalizione ovunque, a mo’ di prova generale delle politiche 2027. Ed è inevitabile che il quadro di alleanze e candidati rispecchi anche una logica complessiva di coalizione. Anche in questa ottica sono state lette nel Pd le rassicurazioni di Conte su Puglia e Campania. Nella logica complessiva dell’alleanza rientra anche la richiesta di Avs sul candidato in Calabria: “Abbiamo uomini e donne che hanno una grande cultura di governo”, ha rivendicato il coportavoce dei Verdi Angelo Bonelli.
ANSA