(Adnkronos)
Israele riceverà una “risposta terribile” per i suoi attacchi contro Hezbollah in Libano con cercapersone e walkie talkie esplosivi. Lo ha dichiarato il comandante dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran (pasdaran), Hossein Salami, in una lettera inviata al segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, secondo quanto riporta l’agenzia Mehr.
Nella lettera Salami ha condannato il “crimine terroristico” che ha causato decine di morti e migliaia di feriti. Affermando che “il regime sionista ha compiuto il crimine atroce a causa della sua disperazione e dei suoi fallimenti”, il capo dei pasdaran ha sottolineato che “il regime criminale di Israele riceverà presto una risposta schiacciante dalla Resistenza”. Ha anche elogiato Nasrallah, i combattenti di Hezbollah e la nazione libanese per aver sostenuto i palestinesi nella loro lotta contro l’ “occupazione” israeliana.
Israele ha intanto lanciato nuovi raid aerei contro il sud del Libano nel corso dei quali sono stati distrutti centinaia di razzi pronti per essere lanciati in territorio israeliano, e altre infrastrutture militari. Lo riferisce l’Idf parlando di circa mille razzi oltre a cento lanciarazzi. I media libanesi denunciano che ci sono stati fra i 50 e le 70 attacchi aerei, concentrati in brevissimo tempo, e che quella di ieri è stata l’operazione più pesante dall’inizio del conflitto a Gaza lo scorso ottobre. Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha anticipato che le azioni militari contro Hezbollah “proseguiranno” e ha parlato di “una nuova fase della guerra”.
“Per il momento non ci sono rischi gravi per le nostre truppe, per la Brigata Sassari. Continuiamo a seguire minuto dopo minuto la situazione come seguiamo quella dei cittadini italiani che vivono in Libano”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista a Radio 24. “Qualora debba esserci la necessità, siamo pronti a far rientrare in Italia tutti i cittadini italiani non stanziali”, ha ribadito il titolare della Farnesina.
Commentando le recenti affermazioni del leader di Hezbollah, il capo della Farnesina afferma che “le parole di Nasrallah sono dure contro Israele, ma non annunciano un’immediata reazione. Questo vuol dire che c’è ancora tempo per trovare una soluzione per ridurre la tensione”. “Dalle parole di Nasrallah emerge il timore di un’escalation perché anche in Libano la popolazione cristiana non è favorevole a una guerra con Israele. Adesso in Libano è importante arrivare all’elezione del presidente della Repubblica perché c’è uno stallo che dura da tantissimo tempo” e questo permetterebbe di “aprire un dialogo con Israele e le altre parti interessate in Medio Oriente”, ha spiegato Tajani.
Diversi esponenti di Hezbollah in Iraq sono stati uccisi in un raid, attribuito a Israele, contro un’auto vicino all’aeroporto di Damasco, rende noto l’emittente saudita Al-Hadath.
Il comandante di una rete terroristica locale figura tra le sette vittime di un’operazione condotta dalle forze israeliane in Cisgiordania. Lo hanno riferito le Idf, precisando che durante un blitz ieri a Qabatiya, vicino Jenin, le unità delle forze speciali Duvdevan hanno ucciso quattro militanti palestinesi in uno scontro a fuoco. Alcune ore più tardi, altri tre sospetti terroristi sono stati uccisi in un raid con un drone che ha preso di mira un’automobile. “A bordo del mezzo dei terroristi c’erano armi ed esplosivi che hanno causato una seconda esplosione”, ha riferito l’esercito, secondo cui tra le persone uccise nell’attacco con droni c’era Shadi Zakarneh, identificato come il capo di una rete terroristica a Qabatiya responsabile di numerosi attacchi nella Cisgiordania settentrionale. Nell’operazione sono stati anche arrestati sette palestinesi.