Latina patrimonio Unesco, la mossa della Lega agita le opposizioni

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   Latina improvvisamente al centro delle cronache parlamentari e delle polemiche. E nello stesso giorno. Succede così che a Montecitorio l’ex Littoria, figlia del ventennio fascista e dell’architettura razionalista, sia protagonista di una risoluzione della Lega che chiede al governo di impegnarsi perché quei palazzi diventino patrimonio Unesco.

    La proposta, all’esame della commissione Cultura, è di Giovanna Miele nata a Latina e da tre anni nella Lega. Il testo sarà votato nei prossimi giorni (“o entro fine ottobre”, confida la deputata) ma già agita le opposizioni. Laura Boldrini del Pd si allerta contro “un tentativo di nobilitare il fascismo, per dire che ha fatto anche cose buone. Ma non ci stiamo”. Ed Elisabetta Piccolotti di Avs intravede una “fissazione della destra di governo per il Ventennio”.

    Quasi in contemporanea, al Senato, Latina rispunta per i suoi primi 100 anni che festeggerà nel 2032. In una conferenza stampa il centrodestra unito traccia la strada per celebrare l’anniversario della città, attuando così la legge condivisa dai tre alleati di governo e approvata definitivamente ad agosto (al Senato all’unanimità). Quindi anche se “con otto anni di anticipo, ma vogliamo fare le cose perbene”, annunciano che giovedì la città si riunirà in un Consiglio comunale straordinario per costruire il progetto insieme. Attesi tra gli altri il governatore del Lazio, Francesco Rocca e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Toccherà al successore di Gennaro Sangiuliano firmare il decreto attuativo per rendere operativa la Fondazione per il centenario (l’auspicio è tra fine anno e il 2025) che si occuperà delle “opere materiali”. E si vocifera pure dell’opera di un’archistar internazionale.

Per Nicola Caladrini, senatore di FdI e latinense, “l’obiettivo è celebrare una città che è un unicum nel panorama nazionale essendo la città più giovane d’Italia. E non limitandosi a un giorno di festeggiamenti ma con un progetto che, ricordando la sfida vinta negli anni ’20 contro le paludi e la malaria, guardi avanti”. Inevitabile l’ironia che circola nei corridoi parlamentari per un “accerchiamento” è la battuta più ricorrente nel centrosinistra con cui si bollano i meloniani. Stupisce un po’, all’apparenza, la mossa della Lega alla Camera. Ma riflette in realtà lo storico impegno di Claudio Durigon, altro cittadino di Latina che deve ai nonni veneti l’arrivo lì per la bonifica dell’Agropontino. E che continua a spingere per “dare un futuro alla città”, ripete.

Anche per questo la Lega respinge le accuse di nostalgia fascista. Miele quindi se la prende con gli esponenti di sinistra che “in maniera subdola e vigliacca, strumentalizzano la nostra intenzione di valorizzare un territorio con i suoi palazzi storici, che tra l’altro oggi sono anche sedi istituzionali”.
   

ANSA