Malattie rare, a Brescia Nemo inaugura l’Area ambulatori e ricerca clinica

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‘Per aver creduto con generosità nell’idea dei Centri Nemo e per aver avuto la capacità di vedere oltre, abbracciando così quelli che oggi sono diventati autentici luoghi di cura’. È la dedica per la nuova ‘Area ambulatori e ricerca clinica’ del Centro clinico Nemo Brescia, inaugurata oggi, che rende omaggio all’avvocato Pompeo Anelli, figura di spessore nella comunità bresciana e nella sezione Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare Brescia. I nuovi spazi potenziano la capacità di risposta nella presa in carico del Centro, offrendo un approccio integrato di continuità tra cura e ricerca, un punto di riferimento per le malattie neuromuscolari, vicino alle famiglie. Situato presso la Fondazione ‘Ospedale e Casa di Riposo Nobile Paolo Richiedei’ di Gussago si legge in una nota il Nemo Brescia è ora dotato di 2 nuovi ambulatori specialistici in Neurologia/Fisiatria e Pneumologia, uno spazio per i trattamenti innovativi di cura, per i trial clinici sperimentali e uno studio medico per attività di ricerca. Il team dedicato comprende le figure di un coordinatore infermieristico, uno study coordinator, un infermiere e un fisioterapista specializzati nella ricerca.

Nel 2005, l’avvocato Anelli, con straordinaria lungimiranza e generosità, scelse di sostenere il progetto dei Centri Nemo, quando allora sembrava essere solo un sogno. Decise di donare 50 mila euro motivando il suo gesto così: “Bisogna prendersi cura l’uno dell’altro, in modo concreto, senza troppi fronzoli, ma senza mai dire di no”. Quel gesto fu la scintilla che accese un percorso di trasformazione. Oggi, infatti, Nemo è un modello di cura consolidato e un network nazionale di riferimento clinico e scientifico per le patologie neuromuscolari e neurodegenerative. In questo percorso, il Nemo Brescia, inaugurato nel 2020, è il simbolo di una comunità che, di fronte alle sfide della pandemia, ha scelto di restare unita e solidale. La partecipazione delle istituzioni, dei sostenitori e dei pazienti all’evento di oggi, testimonia come NeMO sia diventato non solo una risposta alle esigenze delle famiglie, ma anche un bene comune da custodire.

Con costi di ristrutturazione e allestimento pari a oltre 400 mila euro, la raccolta fondi avviata nel 2022 per la realizzazione di questa nuova area, ha raggiunto 335 mila euro, grazie alla generosità dei molti donatori, tra privati, enti pubblici e realtà del terzo settore. A loro si è unito l’impegno nel creare le condizioni per la sua realizzazione da parte di Istituzioni, strutture sanitarie e di ricerca per garantire una continuità assistenziale integrata tra ospedale, territorio e domicilio. L’area, infatti, nasce dalla sinergia con la Clinica Neurologica dell’Università degli Studi di Brescia e l’Asst Spedali Civili, sotto l’egida del Comitato tecnico scientifico per le malattie neuromuscolari.

Nel corso dell’inaugurazione, l’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi, ha portato il saluto istituzionale, sottolineando come Nemo rappresenti un punto di riferimento regionale e un simbolo di speranza e impegno concreto. Claudio Vito Sileo, direttore generale Ats Brescia, ha evidenziato che “sostanza” e “concretezza” sono i pilastri dell’innovazione nella sanità bresciana, con il Centro Nemo come parte integrante. Luigi Cajazzo, direttore generale di Asst Spedali Civili di Brescia, ha messo in luce l’importanza della sinergia con le strutture sanitarie locali per garantire un’assistenza sempre più efficace. Giovanni Coccoli, sindaco di Gussago, ha sottolineato che l’apertura dei nuovi spazi rafforza l’integrazione tra assistenza sanitaria e vicinanza ai cittadini.

E ancora, Alessandro Padovani, direttore dipartimento Scienze cliniche e sperimentali Università degli Studi Brescia e U.O. Neurologia Asst Spedali Civili e presidente Sin, Società italiana di neurologica, ha evidenziato l’importanza delle sinergie e della contaminazione dei saperi per l’efficacia dei percorsi di cura, come enunciato nella Strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031. Massimiliano Filosto, direttore clinico e scientifico del Centro, ha affermato come questa nuova Area non sia solo un ampliamento, ma un nuovo passo nello sviluppo della continuità tra clinica e ricerca, fondante il modello Nemo. Francesca Pasinelli, Vicepresidente dei Centri Nemo e consigliere Fondazione Telethon, ha condiviso l’emozione nel vedere il Centro crescere, sottolineando l’importanza della scienza al servizio delle fragilità e delle malattie rare in particolare. Orietta Filippini, direttore generale della Fondazione Comunità Bresciana, ha osservato che il Nemo è il risultato tangibile di un territorio che investe nella salute in quanto valore condiviso. Paolo Boldini, direttore generale di Fondazione Richiedei, ha ricordato le nuove prospettive offerte dall’integrazione del Centro Nemo nell’infrastruttura sanitaria della Fondazione. Enrico Zampedri, già coordinatore di #aiutiAMObrescia, ha ribadito come il percorso di Nemo rappresenti un modello di sussidiarietà orizzontale di riferimento nazionale.

Anche Marco Rasconi, presidente dei Centri Nemo, ha confermato come ogni nuova apertura rafforzi il modello e come Brescia dimostri che sia possibile innovare preservando la centralità della persona. Paola Frau, Segretario di Uildm-Brescia, ha espresso il suo riconoscimento per l’avvocato Anelli, figura determinate per la crescita dell’associazione. Alberto Fontana, segretario dei Centri Nemo ha chiuso gli interventi sintetizzando il valore della giornata: “La fiducia dell’avvocato Anelli ci ha permesso di realizzare quello che allora era solo il sogno dei Centri Nemo. Oggi questa nuova area ci permette di custodire la memoria di quel sogno e di restituire alla famiglia di Pompeo Anelli la gratitudine di una comunità che vuole continuare a crescere”.