“E’ una giornata per ricordare quello che è successo” con la pandemia, “ma anche una giornata per progettare, per rilanciare il lavoro degli Ordini. Ora bisogna avere il coraggio davvero di mettere in atto le analisi serie e approfondite che abbiamo fatto”. Così Andrea Mandelli, presidente della Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani), intervenendo questa mattina a Roma all’evento per la Giornata nazionale del personale sanitario, che si celebra oggi.
“La 3/2018 (che conferisce delega al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali e riordino delle professioni sanitarie, ndr) è una legge superata evidenzia Mandelli E’ quindi il momento opportuno di cambiare. Abbiamo il problema grandissimo della carenza di professionisti. E’ una carenza vocazionale, però le problematiche sono tante: l’insoddisfazione sulla remunerazione, la ricerca di un ruolo più riconosciuto dalla gente”, la necessità di riequilibrare “il rapporto tra lavoro e tempo libero, che è cambiato dopo il Covid”. Inoltre, “abbiamo bisogno di sburocratizzare proprio perché mancano i professionisti”.
A livello normativo, Mandelli invita a dare “un’accelerata” al “provvedimento del Governo, il 1640, che potrebbe darci una mano per fare meglio il nostro lavoro. Sono disposizioni che ricorda nascono dalla presidenza del Consiglio dei ministri”. Anche “non avere la Commissione centrale degli esercizi delle professioni in funzione osserva è un danno per tutti i presidenti degli Ordini”. Da qui la proposta di “dare un ruolo agli Ordini che potrebbero vicariare lo Stato così come prevede l’articolo 118 della Costituzione e ragionare per portare ancora più vicino alla gente le cose che noi possiamo fare, che lo Stato magari fa fatica a fare, ma che noi potremmo fare per tantissime ragioni”.