Meloni indagata, Li Gotti: “Ora magistratura faccia chiarezza”

0
15

“Adesso su questa vicenda mi aspetto chiarezza, quello che non c’è stato finora”. Dopo l’avviso di garanzia alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per il caso Almasri, parla l’avvocato Luigi Li Gotti. Il legale ha presentato l’esposto alla procura di Roma che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati della premier Meloni, dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano.

“Nel mio esposto ho ipotizzato i reati di favoreggiamento e peculato, ma ora sarà la magistratura a indagare e fare accertamenti”, dice Li Gotti all’Adnkronos. “L’iscrizione è un atto dovuto per legge, la procura non ha potuto iscrivere contro ignoti perché la denuncia è nominativa, ma è un atto consequenziale, scontato“, aggiunge Li Gotti.

Chi è Li Gotti

L’avvocato e politico crotonese, noto tra l’altro per essere stato difensore di diversi pentiti tra i quali Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Giovanni Brusca, Francesco Marino Mannoia e Gaspare Mutolo, nel documento chiede “che vengano svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”.

Meloni, nel video in cui ha annunciato la news, accosta Li Gotti a Romano Prodi. “Bastano due dati a smentirla: la carriera politica di Li Gotti è cominciata con il Movimento sociale italiano ed è proseguita in Alleanza nazionale”, dice Sandra Zampa del Pd. “Li Gotti ha certamente frequentato per un tempo assai più lungo ambienti vicini a Meloni che al centro sinistra. Ha poi aderito ad Italia dei valori e dal segretario di quel partito è stato indicato come sottosegretario del secondo governo Prodi. Ma tra Li Gotti e Romano Prodi non vi è stata nessuna amicizia o conoscenza particolare, tanto è vero che non hanno più avuto rapporti dal 2008”, aggiunge l’esponente dem.