Meloni vede le industrie della difesa, confronto sugli strumenti Ue

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presieduto questa mattina a Palazzo Chigi una riunione sul tema difesa con le principali aziende partecipate del settore. Hanno preso parte, per il Governo, il vicepremier e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, i ministri della Difesa Guido Crosetto e dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti. Presenti l’ad di Leonardo Roberto Cingolani, l’ad e direttore generale di Fincantieri Spa Pierroberto Folgiero, gli ad di Cdp Dario Scannapieco e di Invitalia Bernardo Mattarella, l’ad e direttore generale del Gruppo FS italiane Stefano Antonio Donnarumma. Meloni ha chiesto ai manager delle partecipate di avviare un confronto nell’ambito delle recenti novità e degli strumenti europei come Safe ed escape clause (clausola di fuga), che consente ai governi nazionali di assumere impegni di spesa nel settore senza incidere sul Patto di Stabilità e Crescita.

Investimenti che possano avere “il più possibile” un ritorno anche “sul piano civile” e che siano “compatibili” con quelli dei partner europei. Sono i temi affrontati da Meloni nella riunione con i vertici delle principali partecipate impegnate nel settore per “delineare una strategia che identifichi i principali punti sui quali investire” alla luce dei nuovi strumenti europei come Safe. Bisogna “attivare più possibile investimenti dual use viene spiegato che consentano di avere un ritorno anche sul piano civile e definire una compatibilità dei nostri investimenti con quelli attivati dai partner europei”.

ANSA