(Adnkronos)
Napoli, 09 dicembre 2024 L’evoluzione è un concetto che sta alla base del lavoro di un professionista della SEO. Google ci ha abituati nel corso degli anni, a numerosi cambiamenti: i regolari aggiornamenti rendono gli algoritmi sempre più sofisticati, sia per andare incontro alla mutazione degli interessi e dei comportamenti del pubblico, che per l’avvento di nuove tecnologie e nuovi media. Tutto questo può rendere la vita di aziende e siti web sempre più complicata.
La SEO non è più una disciplina a sé stante (se mai lo fosse stata), ma un approccio che per poter portare i risultati sperati, deve tenere conto di numerose variabili e fattori esterni, con scenari diversi da caso a caso. SEO Cube Agency porta avanti questa filosofia che ingloba il concetto di evoluzione, aggiornandosi assieme all’algoritmo di Google, per fornire un supporto personalizzato alle aziende di ogni settore.
Nonostante i numerosi aggiornamenti all’algoritmo di Google che si sono susseguiti nel corso degli anni, i punti fermi sono più o meno sempre gli stessi. A cambiare è la rilevanza data ad ognuno di essi, ed il modo in cui vengono valutati dal motore di ricerca. Un esempio emblematico è quello relativo alla qualità dei contenuti, un concetto sempre stato di primo interesse per la società di Menlo Park.
La buona scrittura è sempre stato un requisito fondamentale per la SEO, così come la creazione di contenuti di valore per gli utenti, che possano fornire un contributo concreto ad esigenze reali. Questa attenzione ha portato ad accentuare l’importanza delle intenzioni di ricerca all’interno dell’economia di Google.
Il Search Intent è la necessità specifica che muove un utente e che lo porta ad effettuare una determinata domanda al motore di ricerca: oggi le aziende che operano sul web, che siano e-commerce o siti informativi, devono tener conto di SERP che forniscono risultati sempre più precisi e che hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze degli utenti, a volte con stravolgimenti completi ed istantanei, con relativa perdita di traffico.
Il modo migliore per poter trovare argine a questo problema, è un lavoro strategico che parta da una buona keyword research, non più indirizzata alla semplice rilevazione di parole chiave, ma che punti ad offrire una panoramica esaustiva delle intenzioni di ricerca. Solo così si possono programmare le diverse attività: che si tratti dell’organizzazione di un lavoro editoriale, oppure della gestione di un e-commerce, questo sistema aiuta a capire quali sono i comportamenti degli utenti e fornisce le linee guida da seguire per raggiungere gli obiettivi.
L’entrata in scena delle intelligenze artificiali ha cambiato del tutto il contesto, con Google per la prima volta che si trova a doversi adattare, per non essere sovrastato. Da un lato, la facilità con la quale è possibile creare contenuti ha fornito un indubbio aiuto ai copywriter, dall’altro ha generato una sovrapproduzione non sempre di qualità, con non pochi grattacapi per il motore di ricerca che in poco tempo si è trovato a gestire una quantità di testi e pagine maggiore rispetto al passato.
La vita è diventata più difficile anche per i siti che puntano sul traffico organico, dato che la concorrenza è diventata più folta ed agguerrita. A questo si aggiunge che le AI di largo impiego, come ChatGPT o Bard, stanno non solo influenzando il contenuto creato, ma anche il modo in cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca. È probabile che nel futuro prossimo vengano introdotti maggiori spazi “conversazionali” direttamente all’interno della SERP, riducendo il traffico verso i siti tradizionali.
Il valore del brand si sta facendo sempre più rilevante, motivo per cui le strategie SEO devono essere più sofisticate e sviluppate tenendo conto della visione di insieme: tutte le attività devono essere svolte con un occhio rivolto alle altre. La pianificazione diventa ancora più importante adesso, un momento in cui nulla deve essere lasciato al caso, ma studiato ed analizzato minuziosamente, ponendosi gli obiettivi da raggiungere e tracciando il percorso per farlo.
Mai prima d’ora ci si poteva aspettare un cambio così radicale e paradigmatico in ambito web marketing a partire dalla possibilità che Google possa perdere pian piano la sua posizione predominante sul mercato. Se per il momento le abitudini degli utenti sembrano non essere cambiate, ed anzi, preferiscono ancora di gran lunga trovare risposta alle proprie necessità su quello che è ancora il primo motore di ricerca al mondo.
Tuttavia, lo sviluppo sempre più avanzato di intelligenze artificiali come ChatGPT ed il processo antitrust che vede coinvolta la società di Menlo Park una causa legale che potrebbe costringere Google a pubblicare i suoi dati di ricerca ed algoritmi, a favore dei concorrenti , potrebbero cambiare del tutto i valori in campo ed allo stesso tempo costringere il motore di ricerca ad adattarsi.
Assieme a questo, potrebbe essere possibile vedere accentuarsi una personalizzazione dell’esperienza utente, con la funzione di Search Intent che diventerà sempre più rilevante. In questo contesto anche l’usabilità dei siti web diventa fondamentale con un’enfasi ancora maggiore dell’importanza dei Core Web Vitals.
Da segnalare anche un incremento dell’importanza dell’ottimizzazione per ricerche vocali, che continuano a guadagnare terreno, soprattutto grazie all’espansione di dispositivi e assistenti vocali basati sull’AI, motivo per cui potrebbero prendere sempre maggior peso le ricerche più specifiche (le cosiddette long tail keyword).
Chi opera in ambito SEO deve sapere che si tratta di un’attività in continuo divenire. L’unico modo per avere la meglio è lo sviluppo di strategie che tengano conto di tutti i fattori in campo, un concetto conosciuto e condiviso da SEO Cube Agency che, nel corso degli anni, ha saputo adattarsi ad ogni evenienza, evolvendosi insieme al motore di ricerca. L’unica costante è stata quella della qualità alla base di ogni attività.
Un esempio evidente è quello dell’AI, uno strumento che può aiutare in molte attività web marketing, ma troppo spesso utilizzato in modo improprio. In questo momento storico, infatti, è molto importante che non siano le intelligenze artificiali ad indirizzare il lavoro dei SEO, ma al contrario i SEO devono sapere come dirigere questa preziosa tecnologia.
La chiave è dunque un approccio equilibrato: utilizzare strumenti basati sull’intelligenza artificiale per velocizzare e migliorare i processi tecnici, senza mai sacrificare quel tocco umano essenziale alla creazione di una vera connessione con il pubblico. Le AI possono essere un supporto per la creazione di valore e come parte di una strategia a tutto tondo che prenda in considerazione più variabili.
Da oltre 15 anni SEO Cube Agency ha saputo affrontare tutte le sfide che Google propone di giorno in giorno, grazie ad un approccio basato sull’analisi dei diversi contesti e dei differenti settori di mercato, con un occhio attento a quelle che sono le strategie giuste, scegliendo il meglio per ogni azienda. Questo metodo permette di andare sempre incontro a quelle che sono le vere esigenze del pubblico, nonostante l’evoluzione nelle abitudini e nei comportamenti.
I motori di ricerca non sono entità a sé stanti, ma sono parte della realtà che viviamo ed interagiscono con essa. Una strategia che tenga conto della visione di insieme e non reputi le diverse attività della SEO divise da compartimenti stagni, è l’unica via per un successo duraturo.
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