Palazzo Chigi, strategia per emergenze e ricostruzione a Gaza

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Riunione a Palazzo Chigi sulla ricostruzione di Gaza. Ai lavori, presieduti dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno preso parte i ministeri interessati, oltre a Esteri, anche Difesa, Università, Agricoltura, Affari regionali, Disabilità, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e la Protezione Civile. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in queste ore è impegnata alla riunione di alto livello del Processo di Aqaba, forum di confronto sulla lotta al terrorismo e all’estremismo, in corso a Roma.

“In seguito alla firma dell’accordo di pace per il Medio Oriente, l’Italia ha prontamente avviato un’azione coordinata per elaborare una strategia efficace destinata alla gestione delle emergenze e la ricostruzione della Striscia di Gaza. L’obiettivo è identificare gli interventi più urgenti e realizzabili nel breve termine con particolare attenzione al sostegno umanitario e sanitario, sviluppando al contempo un piano organico e sinergico tra tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti”, ha riferito una nota di Palazzo Chigi dopo la riunione.

“Su indicazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stata convocata una riunione operativa a Palazzo Chigi con i Ministeri competenti e gli attori istituzionali interessati al processo, al fine di promuovere un’azione congiunta e ottimizzare gli sforzi per conseguire concreti risultati in tutti i settori: sanità, istruzione, agricoltura, sicurezza e intelligence”, si legge nella nota.

“L’incontro, presieduto dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, ha confermato l’impegno dell’Italia nel contribuire alla ricostruzione di Gaza e nel rilanciare un processo politico orientato verso un quadro di pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente viene spiegato Durante la riunione, sono stati esaminati i progressi già compiuti, in particolare nel settore umanitario, sono stati confermati gli impegni relativi all’iniziativa ‘Food for Gaza’, ai piani sanitari, all’istruzione e alla formazione. È stato altresì sottolineato l’intento di proseguire con la cooperazione allo sviluppo, coinvolgendo anche il settore privato”.

Locatelli, assisteremo i bambini di Gaza con gravi disabilità

“Assisteremo i bambini di Gaza con gravi disabilità grazie ad un rete che coinvolge l’Istituto Serafico di Assisi e l’associazione ‘La Nostra Famiglia’, in collaborazione con la Protezione Civile grazie al Capo Dipartimento Fabio Ciciliano”. Lo ha annunciato la ministra per le Disabilità che ha partecipato al tavolo Italy for Gaza riunito a Palazzo Chigi.
“Ho portato al tavolo il progetto che ha spiegato abbiamo messo a punto con la rete per l’assistenza e la riabilitazione, ma ho anche segnalato le gravi carenze igienico sanitarie che si sono create sul territorio martoriato dalla guerra e alcune urgenti necessità quali i presidi di assorbenza. Appena sarà possibile interverremo per far fronte anche a queste necessità”.

Mur, su Gaza progetto di costruzione di un’università nella Striscia

L’attivazione di corsi a distanza, con atenei tradizionali e telematici oltre alla creazione di spazi comuni attrezzati con connessione e strumenti digitali. Ma anche la costruzione di un’università nella Striscia di Gaza, con spazi idonei allo studio e alla ricerca. Sono, secondo quando si apprende, alcune delle iniziative proposte dal ministero dell’Università al tavolo Italy for Gaza, riunito oggi a Palazzo Chigi. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo di progetti di telemedicina e alla creazione di presidi locali per la realizzazione e la personalizzazione di protesi, grazie al contributo delle strutture italiane di eccellenza nel settore ortopedico e protesico. 

Musumeci, per Gaza ospedali da campo e prefabbricati

“La Protezione civile italiana è pronta a fornire risorse umane, strumentali e mezzi in soccorso della popolazione palestinese”. Lo ha ribadito il ministro Nello Musumeci nell’apposito vertice di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. “In particolare possiamo allestire in pochi giorni un ospedale di campo e approntare delle casette prefabbricate modulari per ospitare famiglie anche a medio termine”. Il ministro ha anche annunciato che nella fase della ricostruzione a Gaza della città distrutta si potrà mettere a disposizione un apposito team di esperti per collaborare nella fase della pianificazione e progettazione”. 

L’INFORMATIVA DI TAJANI ALLA CAMERA E AL SENATO

“Come sapete, il piano Trump prevede il dispiegamento a Gaza di una Forza internazionale di stabilizzazione (Isf). Come hanno confermato anche il Presidente del Consiglio e il ministro della Difesa, l’Italia è pronta a fare la propria parte, forte della solida e riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi. Naturalmente il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione alla Isf e mi auguro che su questo argomento si possa trovare una unità di intenti tra tutte le forze politiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’informativa alla Camera. 

“Il successo dell’iniziativa di pace avviata dal Presidente degli Stati Uniti potrebbe davvero costituire una svolta storica che cambia il volto del Medio Oriente e quindi del Mediterraneo. Un successo ancora legato ad un filo, molte sono le variabili che ancora sono state non sono state definite, dal ritorno delle salme degli ostaggi assassinati fino alle modalità effettive dello smantellamento della struttura militare di Hamas. Tuttavia quel filo di speranza che si sta rivelando solido perché interpreta la volontà di pace di popolazioni che hanno sofferto moltissimo da una parte e dall’altra. Da qui tante, troppe vittime innocenti e tanti sopravvissuti che chiedono cibo, cure mediche e soprattutto sicurezza e speranza per un futuro della loro terra. Oggi questa è la grande speranza che si affaccia. Quel futuro potrebbe finalmente essere a portata di mano”, ha detto Tajani. 

   “Oggi finalmente ci sono le condizioni per una Gaza liberata dall’incubo di Hamas e affidata provvisoriamente ad un controllo internazionale con l’attiva partecipazione dei Paesi islamici. Tutto questo nella prospettiva di giungere ad uno Stato palestinese vero, democratico, pacifico, non confessionale, affidato ad una Autorità nazionale palestinese profondamente rinnovata negli uomini e nei metodi. Uno Stato pacifico riconosciuto da Israele e che riconosca Israele. Il riconoscimento dello Stato della Palestina, quando ci saranno le condizioni che sono state poste anche dal Parlamento, è ora più vicino”.

   “Il governo italiano ha sostenuto questo difficile percorso fin dall’inizio. Lavorando con pazienza e concretezza, con due obiettivi molto chiari: mantenere sempre vivo il dialogo tra le parti e alleviare, per quanto possibile, le sofferenze della popolazione civile palestinese. Rivendico oggi con orgoglio la nostra azione”. “Abbiamo potuto svolgere un ruolo attivo perché in questi mesi abbiamo preservato canali di dialogo sia con Israele sia con l’Autorità nazionale palestinese, sono pochissimi i Paesi che possono dire di aver fatto altrettanto. Abbiamo costruito ponti a dispetto di chi voleva tagliarli. È così che si lavora per la pace, giorno dopo giorno, con una paziente opera di tessitura, senza sventolare bandiere e senza cedere al clamore e ai proclami. La presenza del Presidente del Consiglio Meloni lunedì a Sharm El Sheikh per la firma degli accordi di pace testimonia che il nostro Paese ha svolto un ruolo riconosciuto ed apprezzato da tutti i nostri partner, a partire dagli Stati Uniti”.

   “Oggi pomeriggio ha proseguito avremo una riunione governativa sulla ricostruzione” di Gaza. “È infatti cruciale consolidare ora le condizioni perché la pace resista nella prospettiva di due Stati che convivono in pace e sicurezza. Credo che nessuno vorrà davvero tornare indietro e l’Italia è pronta a fare la sua parte. Già dallo scorso anno abbiamo finanziato con 5 milioni la pianificazione per la ricostruzione da parte dell’Autorità nazionale palestinese, mettendo a disposizione le eccellenze dell’università di architettura di Venezia. Una squadra di esperti è già al lavoro per gettare le fondamenta della pianificazione. Una missione tecnica della cooperazione italiana sarà a Ramallah nei prossimi giorni per proseguire nel raccordo con l’Anp”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’informativa sul Medio Oriente alla Camera. “In questa fase è fondamentale portare assistenza immediata alla popolazione. Per questo lavoriamo per rafforzare e ampliare Food for Gaza, coinvolgendo tutte le migliori forze del sistema italiano che ho voluto riunire al ministero all’indomani della cerimonia di Sharm El Sheikh. Stiamo lavorando per un nuovo invio urgente di aiuti alimentari. Il più grande finora realizzato”, ha proseguito Tajani. “Abbiamo già definito un primo pacchetto di aiuti da 60 milioni di euro dedicato alla sicurezza alimentare, alla sanità, all’assistenza dei malati feriti e mutilati e in tema di formazione per sostenere la costruzione della nuova leadership palestinese in ambito sanitario. Attraverso una stretta collaborazione sinergica con il ministro dell’Università Bernini, metteremo a disposizione le eccellenze dei nostri ospedali come il Bambin Gesù, il Gemelli, il Rizzoli di Bologna o il Meyer di Firenze. Faremo anche rete con gli ospedali italiani in Egitto, in Giordania, eccellenze assolute che vogliamo rafforzare e valorizzare in collaborazione anche con il ministro della Sanità”, ha affermato.

   “Esprimo tutta la mia solidarietà ai due giornalisti feriti dai manifestanti” a Udine “e a tutti i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri” che ieri sera hanno garantito la sicurezza.

   Applausi bipartisan da parte dei deputati in Aula alle parole del ministro degli Esteri sulla lotta all’antisemitismo e sulla morte dei tre carabinieri nell’esplosione di ieri nel Veronese. Seduti sugli scranni del governo, oltre al titolare della Farnesina sono presenti Matteo Perego, sottosegretario alla Difesa; Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri.

   Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen sarà a Roma il 7 novembre. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’informativa sul Medio Oriente al Senato.
    “La politica di ascolto e ricerca di soluzioni” del governo “sarà anche la cifra dei prossimi Dialoghi Mediterranei, dove riunirò i ministri degli Esteri della regione. In una città, Napoli, crocevia del Mediterraneo, che quest’anno compie 2500 anni”, ha ricordato Tajani, aggiungendo che sarà presente anche la ministra degli Esteri palestinese Varsen Aghabekian.

ANSA