Papa Francesco, il nefrologo: “Lieve insufficienza renale evento quasi fisiologico”

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Papa Francesco, secondo l’ultimo bollettino sulle condizioni del Pontefice, viene curato anche per una lieve insufficienza renale. Cosa significa? “Una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo, è un evento quasi fisiologico in presenza di una infezione, di una anemizzazione e di una scarsa ossigenazione”, spiega all’Adnkronos Salute Luca De Nicola, presidente della Società italiana di Nefrologia (Sin). “Il rene è un organo molto vascolarizzato e per questo ha bisogno di ossigeno per funzionare al meglio. “Quello del Pontefice è un quadro clinico complesso. Ieri ha avuto bisogno anche di una trasfusione di sangue”, prosegue. “Insomma dobbiamo aspettare, la situazione è delicata. Solo curando l’infezione poli-microbica che ha colpito il Papa si cura l’insufficienza renale e si evitano le complicanze”, conclude.

Gli ultimi bollettini fanno riferimento anche al ricorso all’ossigeno. “Dobbiamo fare molta attenzione, la situazione è delicata: certamente il ricorso all’ossigeno ad alti flussi sta ad indicare che c’è una insufficienza respiratoria molto importante e che il quadro respiratorio di Papa Francesco è più impegnativo”, dice l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).

“Ovviamente, tenendo conto dell’età è un uomo di 88 anni e le condizioni sottostanti, evidentemente c’è stato un ulteriore aggravamento. Se è colpa della terapia che non sta rispondendo o se sia da attribuire alle condizioni di salute pregresse e attuali del Pontefice non lo sappiamo. Di sicuro per il Santo Padre sono ore critiche”, aggiunge.

“La crisi respiratoria crea grande preoccupazione spiega Andreoni Diventa fondamentale vedere come reagisce nelle prossime 24 ore, capire se questa insufficienza respiratoria viene superata o se sia necessario intervenire per migliorare la capacità respiratoria”, conclude.