Rafforzata la protezione per Tajani e Salvini

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In seguito alla circolare emanata venerdì scorso dal Viminale che disponeva ‘un riesame e eventuale rafforzamento delle misure di profili di rischio’ dopo l’omicidio di Charlie Kirk, sono stati rafforzati ‘gli apparati di protezione’ ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Lo riferiscono fonti di governo contattate dall’ANSA. A quanto si apprende da fonti qualificate, in una riunione in prefettura oggi a Roma è stato deciso di sensibilizzare l’attuazione o aumentare il livello dei servizi di tutela di alcune personalità istituzionali e politiche. Non è stata però aumentata la tutela della premier Meloni. 

La tutela per i vertici del governo sarà alzata, a quanto scriveva il Messaggero, al livello ‘eccezionale’, che prevede di mettere in campo due o tre auto blindate con tre agenti in ogni vettura.   Sempre secondo quanto scrive ‘Il Messaggero’, per una scelta dei diretti interessati, dall’inizio della legislatura Meloni, Tajani e Salvini avevano optato per una scorta di secondo livello. Una soluzione ritenuta ora insufficiente da parte degli apparati di sicurezza dopo l’assassinio di Kirk.

E ieri la premier ed i due vice sono apparsi in pubblico, su un palco, ‘circondati da un dispositivo di sicurezza visibilmente più robusto del solito. Almeno sei gli agenti della scorta intorno a Meloni. Un settimo con una valigetta nera: al suo interno un telo antiproiettile pronto all’evenienza’.

“Io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta alla presidente del Consiglio, al vicepresidente Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori. Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno”, ha commentato Tajani, al termine del question time in Senato parlando con i giornalisti.

ANSA