Regionali: in Calabria si vota, i partiti si preparano al test di novembre

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Sale e piazze piene, nonostante il freddo piuttosto insolito a queste latitudini in questa stagione. E appello di tutti i candidati ad andare a votare per evitare che le urne, invece, siano vuote. Si chiude con i partiti nazionali tutti schierati anche la campagna elettorale in Calabria: Giuseppe Conte con Pasquale Tridico sul palco di Rossano-Corigliano nel nord della regione (Elly Schlein partecipa ma in video-collegamento), c’è pure Marco Rizzo a sostegno del candidato di Democrazia Sovrana e Popolare, Francesco Toscano. Fdi schiera Arianna Meloni a Catanzaro, insieme a Roberto Occhiuto, Matteo Salvini va a Reggio Calabria, dove punta tutto sul Ponte sullo Stretto, e si dice convinto che il centrosinistra “non perderà, stra-perderà”.

Qualche contestazione per lui, Roberto Vannacci e Claudio Durigon da parte dei ‘No Ponte’ al comizio finale della Lega, mentre a Roma ancora non si trova la quadra per annunciare i candidati anche per Puglia, Campania e Veneto. Per tutto il giorno si sono rincorse voci di un possibile accordo raggiunto, anche perché il leader leghista in mattinata, prima di partire per Reggio Calabria, ne avrebbe parlato con Giorgia Meloni. Non a Palazzo Chigi, dove la presidente del Consiglio non si è vista, ma in una residenza privata. Nessuna conferma ufficiale, qualche laconico “lavori ancora in corso”.

A sera si diffonde l’ipotesi che le candidature possano essere tutte politiche, con lo schema che vedrebbe Fi in Puglia con Mauro D’Attis, Fdi in Campania con Edmondo Cirielli e la Lega che manterrebbe il Veneto con Alberto Stefani. Ma i fedelissimi della premier invitano alla cautela, e lo stesso Salvini glissa, dicendo che i nomi si avranno “a breve”, pur avendo assicurato solo due giorni fa che “entro la settimana” si sarebbe chiuso. La settimana “è ancora lunga”, scherza alla fine del comizio di Reggio, dove è arrivato nel primo pomeriggio insieme alla compagna, Francesca Verdini. Passeggiata per il centro della città, una tappa al Duomo (con tanto di selfie richiesti pure dagli invitati a un matrimonio). Molti incitamenti tra i passanti in una città sferzata da un vento gelido. I contestatori lo aspettavano però proprio in piazza, dove per tutta la durata del comizio hanno alternato fischi a cori, puntualmente sottolineati dal leader leghista, che ha cercato di buttarla sull’ironia. “Siete i benvenuti, non avete una piazza vostra…” perché a sinistra sanno appunto di “stra-perdere” si rivolge direttamente a loro Salvini dal palco, da dove ironizza anche su Tridico, tornando sulla gaffe delle “tre province” calabresi. Anche Occhiuto, che passa la giornata a incontrare sostenitori e candidati, va all’attacco dello sfidante, che ha lanciato la “proposta assurda” di sospendere il bollo auto per i calabresi. Per il candidato del centrosinistra si tratta di una compensazione per le “strade dissestate”. Per il governatore uscente, e ricandidato, si tratta invece di una misura che porta “178 milioni” senza i quali “saremmo al dissesto”, incalza Occhiuto.

Tridico, dice, sta facendo una campagna “da Cetto La Qualunque e se durasse ancora un po’ direbbe pure che imbianca casa a tutti…”. Giuseppe Conte però invece è convinto che “l’onda dei cittadini” possa riservare “brutte sorprese” a Occhiuto e pure la segretaria Dem invita ad andare a votare perché solo così “possiamo fare la differenza”. Lunedì si vedrà se a vincere non sarà, ancora una volta, l’astensione. 

ANSA