Roccella: ‘Antisemitismo non riguarda solo il fascismo’

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“L’antisemitismo ha trovato nell’ultima fase del conflitto israelo palestinese una giustificazione per riemergere ed essere rilegittimato. Il gusto con cui si usa la parola genocidio, ributtandola in faccia a chi del genocidio ha un’esperienza molto documentata e precisa, è davvero sconvolgente. Non si è fatto i conti fino in fondo con l’antisemitismo nel nostro Paese. Tutte le gite scolastiche ad Auschwitz, cosa sono state? Sono state gite? A che cosa sono servite? Sono servite, secondo me, sono state incoraggiate e valorizzate, perché servivano effettivamente all’inverso. Ovvero servivano a dirci che l’antisemitismo era qualcosa che riguardava un tempo ormai collocato nella storia, e collocato in una precisa area: il fascismo. Le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ripetere che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. Così la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella al convegno dell’Ucei ‘la storia stravolta e il futuro da costruire’, organizzato al Cnel a Roma. “E quindi il problema ha aggiunto era essere antifascista non essere antisemita”.
    “Allora, io penso che il problema oggi sia fare i conti con il nostro antisemitismo, fare i conti con il nostro passato senza illuderci che tutto si è affinato in un’epoca storica e in un’area politica, cosa che trovo difficile sostenere”, ha ribadito Roccella. 

“Siamo di fronte a una nuova pagina della guerra e dell’ennesimo conflitto israelo-palestinese. Ma di fronte a questa nuova pagina, che comincerà con il tanto atteso ritorno degli ostaggi, se ne deve aprire una di riflessione: a questo dovrebbero essere deputate le aule universitarie e dovrebbero pensare i docenti universitari. Le università sono state fra i peggiori luoghi di non-riflessione”. Lo ha detto la ministra alla famiglia Eugenia Roccella al convegno dell’Ucei ‘la storia stravolta e il futuro da costruire’, organizzato al Cnel a Roma “L’ultimo segnale negativo arriva dall’Università di Bologna, dove il senato accademico ha votato una mozione per non avere più collaborazioni con università israeliane. Di fronte a tutto questo serve trovare altri luoghi dove riflettere e pensare. E da cui si può arrivare a quei ragazzi che manifestano in maniera inconsapevole ma non innocente per una Palestina dal fiume al mare, per la difesa di Hamas, con slogan orribili sul 7 ottobre”, ha affermato la ministra, aggiungendo: “Aprire una nuova pagina è compito nostro e vostro. Il 7 ottobre è stata valicata una frontiera dell’umano, una data che si pensava sarebbe rimasta nella nostra coscienza universale ha ribadito Roccella . Non solo non è stato così ma non lo è stato neanche all’inizio, si è pensato che questo orrore sia stato sommerso da altri fatti, partigianerie di altro genere. Ma in realtà non ho visto sin dall’inizio una reazione unanime di dolore e partecipazione. Non c’è mai stata una manifestazione di massa, di piena partecipazione, a difesa degli ostaggi, per esempio”. 

ANSA