Roma, Ranieri si presenta: “Solo qui sarei tornato ad allenare” DIRETTA

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(Adnkronos)
“Solo per la Roma sarei tornato a allenare”. Inizia ufficialmente il Ranieri ter. L’allenatore testaccino torna per la terza volta sulla panchina della Roma e oggi, venerdì 15 novembre, si presenta in conferenza stampai. Nel pomeriggio di ieri invece Sir Claudio ha diretto il suo primo allenamento a Trigoria e conosciuto la squadra, pur dovendo fare a me dei giocatori partiti con le rispettive Nazionali. 

Ranieri, che lo scorso anno aveva annunciato il ritiro, ha firmato un contratto fino al prossimo giugno: “Io avevo smesso di allenare. E non lo dico per dire, ma ho avuto più richieste in questi mesi che quando ho vinto con il Leicester, ma ho detto sempre di no. Solo in due casi sarei potuto tornare in panchina: o per la Roma o per il Cagliari. Il fato ha voluto che tornassi a casa, prima in panchina e poi come dirigente”. 

Seduto accanto a Ranieri, il ds giallorosso Florient Ghisolfi: “Abbiamo ritenuto che Claudio Ranieri fosse il tecnico giusto per questo momento. Sarà l’uomo giusto ora in panchina e lo sarà poi come dirigente”. 

Ranieri ha poi parlato del modulo e delle sue motivazioni: “Io non penso più che ci siano moduli fissi per gli allenatori, ma tutti modificano le proprie squadre per stravolgere i piani degli avversari. Non so ancora come giocheremo, per prima cosa vedrò lo stato di forma dei miei giocatori. In primis voglio giocatore che sputino sangue e non mollino un centimetro. Io sono per prima cosa un tifoso, e questo mi sento di dire ai tifosi: stateci vicino. È difficile giocare in casa con il proprio pubblico che ti fischia. Io so che questi ragazzi davano tutto ma i risultati non arrivavano. Io penso che la fortuna ce la creiamo, e alla fine gira. Voglio una squadra e un gruppo coeso. Il mio primo discorso l’ho fatto al mio staff, mi devono aiutare perché non ho tempo di fare errori. Ci attendono tre partite difficili e bellissime. Prometto ai tifosi che saranno fieri della nostra squadra”.  

Sul suo contratto e il futuro da dirigente: “Nel mio contratto ci sono tutti gli obiettivi. Non mi pongo limiti, sono una persona positiva. Io so che devo dare tutto in campo, c’è gente che si fa trasferte incredibili per stare vicini alla propria squadra. Nel futuro sarò l’uomo vicino alla famiglia Friedkin, per aiutarli a sbagliare il meno possibile. Solo facendo si sbaglia, e noi proveremo a fare le cose nel verso giusto. C’è bisogno di una persona conosciuta e che sappia di calcio per riportare la Roma nelle prime posizioni. Il presidente vuole una squadra e una società seria di gente che lavora. Stanno facendo tanti cambiamenti, anche dentro Trigoria, ma la squadra è la cosa più importante, che potrà far conoscere la bellezza di Roma anche da un punto di vista calcistico”. 

Sul possibile ritorno di Francesco Totti: “Io non ho preclusioni verso nessuno. Francesco è un patrimonio della Roma e quindi porte aperte anche per lui. Questo non vuol dire che a breve tornerà. Ora l’obiettivo è risollevare la squadra. Non esistono giocatori che vanno contro il proprio allenatore. Io so che chi scenderà in campo con me dovrà dare il 120%. Leggevo critiche a giocatori importanti che correvano come matti, non bisogna fischiarli durante la partita. Alla fine potrete fischiare, verrò sotto la Sud a farmi fischiare”. 

Sul suo rapporto con De Rossi: “Mi sono sentito con Daniele e ci sentiremo ancora in questi giorni. Per lo spogliatoio non è facile cambiare tre allenatori in pochi mesi, ma penso di poter portare tutti nella giusta direzione”.