(Adnkronos) “Il 50% della popolazione italiana soffre con una forma di parodontite, di questi almeno il 13-15% convive con forme gravi e invalidanti che portano alla perdita dei denti e della funzione masticatoria, quindi è una patologia che ha un impatto importantissimo sulla qualità di vita del paziente e sulle casse del nostro Servizio sanitario nazionale. Per questi motivi la diagnosi precoce è tutto”. Così all’Adnkronos Salute Rodolfo Gianserra, tesoriere della Società italiana di parodontologia e implantologia (Sidp), in occasione in occasione della Giornata nazionale della parodontite che si celebra oggi.
E’ una patologia “che può essere curata e può essere prevenuta, soprattutto nelle forme iniziali assicura Gianserra invece più la diagnosi è tardiva e maggiori sono i costi per le cure a cui dovrà sottoporsi il paziente”. La prevenzione e l’igiene costante “iniziano a casa con delle buone procedure”, con il lavaggio dei denti 3 volte al giorno. “A questa si aggiunge l’igiene eseguita dal dentista o dall’igienista, in questo modo rendiamo la parodontite praticamente curabile e prevenibile con costi economici minimi”. Se invece “dobbiamo trattare forme di parodontite più avanzate di stadio 3 o di stadio 4 rimarca lo specialista questo comporta dover fare terapie di igiene professionale, interventi chirurgici, sostituzioni di elementi dentari, protesi, impianti, con costi che oggi sono decisamente molto elevati”.
La diagnosi precoce presuppone che ci sia una consapevolezza da parte del cittadino. “Purtroppo questa consapevolezza non c’è come vorremmo lamenta Gianserra Noi come Sidp lavoriamo per rendere il cittadino partecipe della propria diagnosi e cura puntando sull’informazione, attraverso il nostro numero verde 800144979, attivo tutto l’anno, e promuovendo la Giornata nazionale della parodontite. Tutte iniziative che servono per sensibilizzare la popolazione su questa patologia ancora poco nota, ma che si può prevenire e curare”. Per saperne di più il cittadino intanto deve recarsi dal proprio dentista e “richiedere una visita parodontale, durante la quale non basta essere guardati in bocca superficialmente, ma è necessario l’utilizzo di un righello, di una sonda millimetrata, che permette al dentista di fare diagnosi precoce. Quindi questa è la prima cosa che tutti i cittadini dovrebbero già iniziare a capire”. Queste informazioni “sono tutte disponibili sul sito della Società italiana di parodontologia e implantologia (https://www.sidp.it/) e su www.gengive.org”, conclude.