Salvini: ‘Mai gli italiani in Ucraina. Blindare i confini’. Vannacci: ‘La X Mas si insegni a scuola’

0
7

È il giorno dell’edizione 2025 di Pontida, il raduno della Lega. La manifestazione sul pratone a due passi dalla stazione del paesino della Bergamasca è cominciata con il tradizionale omaggio ai militanti del Carroccio scomparsi nell’ultimo anno. Il filmato si è concluso con le immagini dell’omicidio di Charlie Kirk, l’attivista Maga ucciso negli Usa. A chiudere la manifestazione il segretario Matteo Salvini. 

 

Il leader della Lega ha aperto il suo intervenendo chiedendo “un pensiero a Charlie Kirk e un applauso che arrivi fino all’Arizona”. Ha poi ricordato il fondatore Umberto Bossi, il cavaliere Silvio Berlusconi e Roberto Maroni.

“Non manderemo mai nostri figli e nipoti a combattere in Ucraina, non siamo in guerra contro nessuno” ha detto il vicepremier durante l’intervento, sottolineando che da domani “chiederò a tutti, nei Comuni, di depositare una mozione che ricordi che l’Italia è contro la guerra e per vedere come la pensano i partiti”. Ha poi lanciato una manifestazione in difesa dell’Occidente. “Sabato 14 febbraio tutti insieme saremo protagonisti della più grande manifestazione che si ricordi per la difesa dei valori, diritti e confini e libertà della civiltà occidentale. A testa alta con le proprie famiglie e amici”. 

Sulla situazione in Medio Oriente, secondo Salvini, “l’auspicio di due popoli e due Stati, che è il mio auspicio, non sarà possibile finché ci saranno i tagliagole islamici di Hamas a tenere in ostaggio i bambini palestinesi e israeliani che dovrebbero crescere e studiare insieme in quei territori martoriati”. E sul Ponte sullo Stretto: “Noi il Ponte lo rea-liz-ze-re-mo ha scandito facendo lavorare imprese di tutta Italia, giovani e architetti di tutta Italia”.

“Il nostro obiettivo è tornare a blindare i confini italiani, sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi” ha detto ancora Salvini. “Ci sono immigrati venuti da lontano che portano lavoro, rispetto e cultura e sono i benvenuti. Il nostro problema sono quelli che non si vogliono integrare e abbiamo il dovere di rimandarli a casa”. “Non tutti si vogliono integrare: fanatismo islamico, integralismo islamico, applicazione letteraria del Corano non sono compatibili con le nostre leggi”, ha aggiunto. 

Sul palco è tornato anche il vicesegretario del partito, Roberto Vannacci, secondo il quale “il giuramento di Pontida andrebbe insegnato nelle scuole, così come andrebbero insegnati ai ragazzi chi sono stati gli eroi della Decima Mas. Oggi i ragazzi non li conoscono mentre sanno chi è Greta Thunberg, che invece non ha combinato nulla”. A proposito del giuramento ha anche detto: “Noi rinnoviamo il giuramento (di Pontida, ndr) di Berchet, grande poeta nazionale dicendo che lo straniero non è quello per cui vorrebbero farci spendere 800 miliardi in armi. Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti e che purtroppo molto frequentemente stupra, ruba e rapina e che vuole imporre la sua cultura alla nostra millenaria”. Vannacci ha anche attaccato chi “entra illegalmente nei nostri confini” e “deve essere rispedito a casa”, o “chi delinque e non rispetta le leggi deve finire in galera”. 

“Vannacci può essere un valore se fa il leghista”: lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia parlando con i giornalisti a Pontida. I giornalisti chiedono se Vannacci sarà la Lega dei prossimi dieci anni: “Perché dovrebbe esserlo. In Lega abbiamo un sacco di persone in gamba, i segretari si scelgono nei congressi e coinvolgono il popolo della Lega” ha concluso Zaia. Nel Veneto “abbiamo fatto grandi cose, siamo stati sempre sugli scudi, non ultima la grande partita delle Olimpiadi. Se la Lega chiede che il candidato presidente del Veneto sia ancora un leghista, non è lesa maestà per la maggioranza ma è una richiesta legittima per dare continuità alla nostra amministrazione” ha detto Zaia.

In Veneto “il nostro candidato è Alberto Stefani, poi capiremo cosa deciderà il tavolo. Se il candidato sarà della Lega sarà Stefani, se non sarà della Lega sarà un problema”, ha aggiunto il presidente della Regione Veneto.

Giorgetti: ‘Serve un solo capo, ci vuole rispetto per la gerarchia’ Le radici della Lega “possono sopravvivere solo se abbiamo presenti i valori di un movimento come ci sono stati insegnati su questo palco: si puo’ sopravvivere soltanto se abbiamo un capo nazionale, un capo regionale, un capo provinciale, un capo a livello di comune. E ci vuole rispetto, rispetto per la gerarchia, perchè altrimenti finiremo come tutti gli altri che sono scomparsi nel nulla”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando dal palco di Pontida. “È sempre un’emozione parlare da questo palco aaggiunge da ministro vi dico che non posso dimenticare l’emozione provata la prima volta a Pontida. Sventolate le bandiere dice al popolo leghista presente sono la testimonianza della diversità da difendere nell’autonomia e nel federalismo. Bisogna distinguere cosa è cuore che ci lega alle nostre radici come lo testimoniano gli anziani ma anche i giovani e i bambini presenti. E il cuore si confronta con la mente: bisogna svolgere il proprio ruolo in modo responsabile: ogni euro che spendiamo è un euro che dobbiamo chiede a cittadini”. Insomma “bisogna essere a posto con la propria coscienza e quella di Pontida. Tra le poesie da mandare a memoria dice rivolgendosi al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara c’è anche il giuramento di Pontida”.

Bardella: ‘I patrioti difendono la libertà, la sinistre sceglie la violenza”  “Cercherò di parlare italiano per rendervi onore. Francia e Italia sono due nazioni sorelle, hanno costruito insieme la storia di Europa e condividono le stesse radici cristiane, valori e battaglie. Oggi è chiaro: i Patrioti si stanno risvegliando in tutta l’Europa”. Così Jordan Bardella, presidente francese del Rassemblement National dal palco di Pontida. “Un’altra battaglia che ci unisce ha proseguito è la libertà di espressione che è il cuore della civiltà occidentale che prevede verità e democrazia, ma oggi quella libertà è minacciata e in Europa si può rischiare la vita per una vignetta o per aver criticato l’islamismo radicale. E mentre i Patrioti difendono la libertà, la sinistra radicale sceglie la violenza, giustifica il fanatismo e demonizza chi ama la propria patria”. Bardella ha poi ringraziato Salvini: “Grazie Matteo ha detto per il tuo coraggio e determinazione, per il tuo amore sincero per l’Italia e per il tuo popolo, sei un esempio per tutti noi e per tutta l’Europa delle nazioni”. 

   

ANSA