Schlein a Firenze, ‘risposta a chi ci dava per finiti’

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Il centrosinistra ha scollinato. In Toscana ha portato a casa la prima vittoria di una tornata di regionali che era iniziata male, coi voti nelle Marche e in Calabria. Stavolta è arrivato un successo netto: il candidato del campo largo, Eugenio Giani, fa il pieno di voti contro lo sfidante di centrodestra Alessandro Tomasi. Dopo due sconfitte commentate via nota o mandando avanti il braccio destro Igor Taruffi, stavolta la segretaria del Pd Elly Schlein è andata a Firenze per festeggiare. I toni sono stati quelli della rivincita: “Su sette elezioni regionali ha detto il centrosinistra non ha litigato un giorno sulle candidature.
    Andiamo avanti, la strada è giusta. Chi ci aveva dati per finiti ha parlato troppo presto e ha preso una facciata. Ci prepariamo a vincere anche le prossime regionali”. Anche il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha puntato sull’affermazione dell’alleanza: “Salutiamo la vittoria netta, schiacciante in Toscana. È un importante segnale che vale a ribadire la bontà di un progetto politico” di centrosinistra. Una dichiarazione di fedeltà che vale di più, visto che in Toscana il M5s ha dovuto ingoiare un boccone amaro: per cinque anni è stato all’opposizione della giunta guidata da Giani. “Abbiamo dato un contributo in un percorso per noi sofferto ha ammesso Conte Siamo lieti di aver quindi contribuito a questa vittoria. Per noi è stato complicato poter partecipare a questa coalizione”. Fra i maggiorenti del Pd, l’analisi che circola è chiara: “La Toscana ha invertito la rotta ha sintetizzato l’europarlamentare Pd Dario Nardella . Lo fa in modo inequivocabile, facendo dimenticare quello che è successo nelle Marche e in Calabria.
    Guardiamo con fiducia alle regioni” al voto a novembre: Puglia, Campania e Veneto. Al di là dell’entusiasmo della prima ora, sono due i dati che verranno letti al microscopio: i risultati della Lista Giani presidente-Casa Riformista e di Toscana Rossa, la formazione a sinistra del campo largo che ha sostenuto l’altra candidata alla guida della Regione, Antonella Bundu.
    Casa riformista è il secondo partito di centrosinistra, con l’8,5%. Porta il nome di Giani, esponente del Pd, ma ne fanno parte anche Iv e Più Europa. “Ho l’impressione che Casa Riformista sia proprio una bella idea”, ha subito commentato il presidente di Italia Viva, Matteo Renzi. Oltre le aspettative l’affermazione di Bundu, poco sotto la soglia del 5%. Anche Avs, come il M5s, ha sostenuto Giani dopo cinque anni di opposizione.
    “E’ stata premiata la dimensione più larga della coalizione che abbiamo contribuito a costruire”, ha detto Nicola Fratoianni. Ma Avs ora chiede un passo in più. “Non è più tempo di attendismi ha aggiunto l’altro leader di Avs, Angelo Bonelli bisogna sedersi a un tavolo, costruire il programma”. Per un po’ si placheranno le polemiche interne al Pd, che si erano riaccese dopo le sconfitte di Marche e Calabria. Ma l’eurodeputata Pina Picierno, esponente riformista del partito, fra le più critiche con Schlein, non ha perso l’occasione per qualche stoccata.
    Sopratutto alla segretaria, che l’estate scorsa ha valutato l’ipotesi di sostituire Giani con un altro nome. “La candidatura del nostro Eugenio Giani è stata la scelta migliore ha scritto Picierno sui social ingiustamente sottoposta ai raggi X da forze che hanno pesato poco nelle scelte elettorali dei toscani”.
   

ANSA