Sciopero il 29 novembre, a rischio trasporti scuola e sanità. Chi si ferma

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Sciopero generale venerdì 29 novembre. La protesta è stata indetta da Cgil e Uil, ma tra gli aderenti ci sono anche Cobas Lavoro Privato, Cub e Sgb, per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del Paese, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.

I settori a rischio

La protesta sarà di 24 ore e non riguarderà i treni che circoleranno normalmente. A rischio, invece, bus, tram e metropolitane con orari differenti da città a città, oltre agli aerei, il personale delle autostrade e quello sanitario.

Le motivazioni della protesta

Le sigle sindacali promotrici protestano contro le politiche del governo. Chiedono l’aumento delle pensioni e dei salari, oltre alla richiesta di maggiori investimenti in scuola, trasporti, sanità e ambiente. Previste diverse manifestazioni territoriali.