Show Zakharova, pianto e Bella ciao contro Mattarella

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Zakharova terza puntata. La portavoce del ministero degli Esteri russo non si ferma e attacca ancora il presidente Sergio Mattarella. Questa volta più con uno show sui social che con le parole, che ormai sono sempre le stesse. Le dichiarazioni “blasfeme” di Mattarella secondo Mosca avrebbe “affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich” avrebbero provocato la reazione di ben 20 mila cittadini italiani che in una petizione avrebbero condannato il pensiero del Presidente della Repubblica. Petizione consegnatale da un giornalista che vive nel Dombass, Vincenzo Lorusso.

Un messaggio che si aggiunge a quello più minaccioso di qualche giorno fa le parole di Mattarella “avranno conseguenze” ma che oggi Zakharova ha veicolato sui social, più precisamente su Telegram, con un video nel quale piange ripensando alle frasi di Mattarella e conclude cantando la canzone simbolo della Resistenza: “Bella ciao”. “Oggi con le mie lacrime che parlano di più di altre parole voglio esprimere tutto il dolore del nostro popolo dopo avere sentito questa dichiarazione”, ha spiegato lei stessa nel video.

Poi Zakharova si asciuga il viso e gli occhi dalle lacrime, mentre Lorusso le spiega che “queste firme sono contro le dichiarazioni di Mattarella, e sono solo la punta dell’iceberg di tre anni di russofobia, tre anni di discriminazioni nei confronti dei russi”. “Più di 20 mila persone hanno già firmato le scuse alla Federazione Russa e a tutto il popolo russo. A differenza di alcuni dei suoi leader, l’Italia e la gente comune italiana ricordano molto bene sottolinea la portavoce l’impresa dell’Unione Sovietica e il colossale contributo dei suoi popoli alla Vittoria. Ricordano anche il loro potente movimento partigiano, al quale, tra l’altro, parteciparono attivamente migliaia di eroi sovietici che combatterono contro il fascismo fianco a fianco con i loro compagni italiani”, aggiunge allegando il video dell’incontro con “il giornalista dell’agenzia di stampa International Reporters e autore del canale telegram Donbass Italia, Vincenzo Lorusso”.

Un giornalista che da anni vive nel Dombass, da tempo considerato filo-russo, e che l’agenzia Tass descrive come “giornalista e attivista italiano che vive a Lugansk e racconta la vita nel Donbass”. Anche questa volta il Quirinale, in accordo con il governo, non reagisce ad una portavoce che sembra aver intrapreso una battaglia personale nei confronti del Colle. Dove si conferma la linea del riserbo e della serenità e si conferma, ancor di più oggi dopo il terzo attacco consecutivo, che nulla è cambiato: le parole pronunciate da Mattarella nell’ormai famoso discorso di Marsiglia sono chiare. Indirettamente alla Zakharova aveva risposto lo stesso Mattarella, sollecitato dai giornalisti durante la sua recente visita in Montenegro. “Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale”, aveva detto ai cronisti che gli chiedevano dei continui attacchi della portavoce del ministero degli Esteri russo. 

Chi è Lorusso, giornalista filorusso che racconta il Donbass

“Giornalista dell’agenzia di stampa International Reporters e autore del canale telegram Donbass Italia”. Maria Zakharova definisce così Vincenzo Lorusso, che ha depositato migliaia di firme dei suoi connazionali per condannare le recenti parole di Sergio Mattarella sulla Russia, che hanno scatenato la protesta delle autorità di Mosca. L’agenzia Tass lo descrive in generale come “giornalista e attivista italiano che vive a Lugansk e racconta la vita nel Donbass”.
Dai post su X emerge il chiaro orientamento filo-russo di Lorusso, che ad esempio ha salutato con favore quando Putin “ha riconosciuto la sovranità e l’indipendenza della Repubblica Popolare di Lugansk”, poi annessa alla Federazione Russa insieme al Donetsk e ad altre regioni ucraine. La sua pagina rimanda anche ad un sito web, donbassitalia.it, che fa “informazione indipendente e senza censura su Russia e Donbass occupa di Russia e Donbass”, con “tutto quello che la stampa italiana mainstream non vi permette di conoscere: documentari tradotti e doppiati in italiano, news e interviste”. 

ANSA