A metterci il carico è stato Romano Prodi: “Se si vogliono vincere le elezioni c’è bisogno della sinistra e di una parte che vada più verso il Centro”. Se dentro il Pd o fuori “si vedrà. So solo che il Pd è l’àncora, il perno, di questo movimento. Ma non basta. Questo è certo. Allora bisogna cominciare a indirizzarsi in queste decisioni”. Un invito arrivato alla vigilia di due appuntamenti che proprio quello intendono fare: parlare del Centro, dei moderati, dei cattolici, del ruolo che hanno avuto, che hanno e, soprattutto, che vorrebbero e vorranno avere. Dentro e fuori il Pd.
A Milano, il deputato dem Graziano Delrio ha chiamato a raccolta la “Comunità democratica”: ci saranno Prodi e l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che, nel dibattito politico, è stato aggregato alla formazione dei papabili, futuribili, federatori dell’area di Centro o addirittura di centrosinistra. Della squadra, che gioca nel volatile campionato dei commentatori, fa virtualmente parte anche Paolo Gentiloni: l’ex premier parlerà a Orvieto, all’assemblea di Libertà Eguale.
“Nel mondo dei riformisti di centrosinistra c’è un senso quasi di attesa ha detto Prodi Bisogna dire: io voglio questo. E’ il momento giusto, perché la gente comincia a essere stanca del governo”. Il professore ha poi negato un suo ruolo da sponsor per un impegno politico di Ruffini: “Se fossi io a lanciarlo lo rovinerei”. Gli appuntamenti di Milano e di Orvieto sono indipendenti, ma saranno connessi con ponti virtuali: l’ex senatore Pd Giorgio Tonini parlerà a Orvieto, mentre sarà in collegamento video con Milano e l’ultimo segretario del Ppi, Pierluigi Castagnetti, parlerà a Milano e sarà in collegamento video con Orvieto. Per Prodi “c’è bisogno di ricominciare e discutere. Da due anni il centrosinistra è sostanzialmente muto nel senso dei programmi futuri. E’ bene cominciare a discutere ed è bene se nello stesso giorno lo fanno due gruppi anche con opinioni diverse. La democrazia comincia dalla base a dal dialogo”.
Nutrita la compagine Pd attesa ad Orvieto, che sarà una due giorni: dal governatore campano Enzo De Luca ai parlamentari Lorenzo Guerini e Simona Bonafé, al tesoriere del partito Michele Fina. E poi il segretario di Più Europa Riccardo Magi e la coordinatrice di Iv Raffaella Paita. A fare gli onori di casa ci saranno il presidente di Libertà Eguale Enrico Morando e il vicepresidente Stefano Ceccanti. A Milano interverranno anche Guerini, la presidente dell’Umbria Stefania Proietti, il deputato Pd Paolo Ciani, segretario di Demos. Nelle due locandine non compare la segretaria Pd Elly Schlein. “Sia a Milano che a Orvieto ci saranno alcuni dei nostri ha spiegato Matteo Renzi è interessante quello che si sta muovendo. Per me il Centro è una discussione diversa da tre nomi che siano Casini, De Luca, Ruffini. Il tema è che per vincere le elezioni il centrosinistra non può più essere schiacciato a sinistra: ci vogliono delle risposte riformiste”. La data dell’appuntamento milanese non è causale: il 18 gennaio 1919, don Luigi Sturzo fondò il Partito popolare italiano. “Ho parlato di questa iniziativa alla segretaria Elly Schlein e al presidente Stefano Bonaccini ha chiarito Delrio in una intervista ad Avvenire mi hanno incoraggiato entrambi. Non ci sono ambiguità sulle finalità. Sono impegnato politicamente nel centrosinistra e in un partito, il Pd”.
ANSA