19 settembre 2025 | 18.51
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La ‘formica di fuoco’ spaventa la Sicilia. La Regione lancia un’app per raccogliere le segnalazioni geolocalizzate sulla presenza di focolai della ‘formica di fuoco’ nelle varie zone della Sicilia e uno specifico momento di formazione e comunicazione a Siracusa sull’emergenza.
Cos’è la formica di fuoco
La ‘formica di fuoco’ (Solenopsis invicta) è originaria del Brasile. Ha fatto la sua apparizione in Europa di recente, con segnalazioni a partire dal 2023. Gli esemplari variano dai 2 mm ai 4 mm, con dimensioni più rilevanti per le regine che possono arrivare a 8 mm. Le formiche di fuoco sono caratterizzate da un pungiglione velenoso. Il pericolo maggiore, però, è legato ai danni che i formicai possono produrre alle piante nelle aree coltivate.
Il piano della Sicilia
Oggi, nel corso di una riunione periodica nella sede dell’assessorato al Territorio e all’ambiente, a Palermo, è stato fatto il punto sulle prossime iniziative portate avanti dalla Regione diciliana per contrastare il fenomeno dell’insetto. “Fin dall’inizio abbiamo compreso il rischio che la formica di fuoco rappresenta per il nostro territorio – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino – e continuiamo costantemente a seguire la situazione intervenendo su tutti i fronti per contrastare questa emergenza”.
“Come abbiamo evidenziato anche nel corso della riunione operativa di oggi aggiunge siamo perfettamente al passo con il cronoprogramma che è stato concordato e finanziato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Da mesi stiamo portando avanti le azioni di contrasto pianificate e possiamo dire che l’eradicazione nel Siracusano sta funzionando”.
L’Istituto zooprofilattico della Sicilia che cura la parte informativa sanitaria del piano, diffonderà una nota informativa alle aziende sanitarie provinciali di tutta l’Isola sui possibili casi di punture da formica di fuoco sulle persone, allertando anche i servizi veterinari. Il piano in fase di attuazione è stato predisposto dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, in collaborazione con ministero dell’Ambiente, Università di Catania, Istituto zooprofilattico, Corpo forestale, dipartimento regionale Agricoltura, con il coordinamento del commissario straordinario per l’emergenza, Luca Ferlito.