(Adnkronos) È stato accolto da un lunghissimo applauso in piazza della Loggia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che per il 50esimo anniversario della strage ha deciso di andare a Brescia. Arrivato nella piazza, il capo dello Stato ha omaggiato le vittime, con una corona di fiori deposta davanti alla stele che le ricorda.
“Contro il fascismo e la violenza ora e sempre resistenza”, il grido che si è levato da parte di alcuni dei manifestanti presenti in piazza, che all’uscita di Mattarella hanno anche invocato la “pace”. Il presidente della Repubblica dopo pochi minuti si è spostato al Teatro Grande, dove interverrà alla cerimonia commemorativa.
Un centinaio di militanti di area antagonista stanno contestando l’intervento del segretario della Cgil Maurizio Landini, che in rappresentanza dei sindacati confederali ha tenuto il discorso dal palco allestito in piazza della Loggia. “Le vostre guerre, le vostre stragi. I nostri lutti, le nostre lotte. Stop global war, free Palestine”, si legge in uno dei cartelloni esibiti dai manifestanti. Tra loro esponenti di collettivi e realtà bresciane, tra cui il centro sociale 28 maggio.
La strage di piazza della Loggia, “quell’esperienza, quella memoria, la capacità che questa città ha avuto di reagire e di riaffermare i valori di democrazia siano oggi un insegnamento per tutto il Paese, non solo per Brescia”, ha detto Landini, a margine della commemorazione. “Le ragioni per cui le persone cinquant’anni fa erano in questa piazza erano proprio l’applicazione e la difesa della nostra Costituzione e sconfiggere definitivamente il fascismo, la cultura della violenza e della soppraffazione. Mai come adesso credo che sia importante rimettere al centro i valori e i principi della nostra Costituzione”, ha spiegato Landini.
“Di fronte a una crisi della democrazia che in questi anni è venuta avanti, credo che sia assolutamente importante non solo non dimenticare, ma recuperare quelle lotte, quei valori e quegli insegnamenti per costruire un futuro diverso per il nostro Paese”, ha aggiunto il segretario della Cgil. E il “fatto che il presidente della Repubblica abbia oggi scelto di essere qui insieme a tutti noi dà ancora di più il senso che non è una questione locale, ma che è una questione di fondo”.
“Penso ha concluso Landini che in un momento come questo in cui c’è addirittura chi pensa di mettere in discussione la nostra Costituzione e di cambiarla, credo che sia il momento di affermare che c’è bisogno del massimo di unità del nostro Paese e che i principi e i valori della nostra Costituzione siano assolutamente realizzati, a partire da una lotta senza quartiere alla precarietà del lavoro”.
“La strage di piazza della Loggia è stata una delle pagine più buie della storia della Repubblica. A 50 anni esatti dall’attentato, di matrice neofascista, ricordiamo le vittime innocenti e abbracciamo i loro familiari. La memoria di chi perse la vita in quel tragico 28 maggio 1974 vive nei cuori di tutti noi. Grazie a chi, in questi anni, non ha mai abbandonato la ricerca della verità e della giustizia. Onorare le vittime oggi significa anche rinnovare l’impegno collettivo a tutelare i valori della pace e della democrazia, beni preziosi da proteggere da minacce ed estremismi”, ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana.
“28 maggio. Sono 8 i rintocchi dell’orologio di Piazza della Loggia, 8 come le persone che persero la vita 50 anni fa con un tragico attentato. Anni bui segnati dal terrorismo, pagine di storia che abbiamo il dovere di ricordare. Per la democrazia e contro ogni forma di eversione”. Così su X il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ricorda il 50esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia avvenuta il 28 maggio 1974.