“La vaccinazione contro l’Herpes zoster è stata introdotta nel 2017 ed è una vaccinazione con un alto valore sia sul piano della salute che del sociale e dell’economia, a causa di tutti i costi derivanti dalle complicazioni dello zoster. Purtroppo, le coperture non sono ancora soddisfacenti nella maggior parte delle regioni italiane, in quanto lontane dai target di copertura. È quindi necessario lavorare ancora molto per salire”. Così Carlo Signorelli, presidente Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni Nitag, a margine del convegno intitolato “Mantenersi in salute grazie alla prevenzione vaccinale dell’adulto: l’esempio del vaccino contro l’Herpes Zoster”, organizzato con il sostegno di Gsk e prima tappa della campagna promossa da Fondazione Longevitas, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone, ottimizzare e ridurre, attraverso lo sviluppo di una sana longevità, la spesa sanitaria, consentendo importanti risparmi da reinvestire in salute.
L’iniziativa, che si è svolta oggi nella Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli a Milano, è stata realizzata con il patrocinio di Regione Lombardia e dell’Istituto superiore di sanità e con il sostegno di Gsk.
“Credo che sia necessario considerare la chiamata attiva come un elemento importante per poter alzare le coperture vaccinali aggiunge Signorelli Successivamente, ciascuna regione deve scegliere gli ambiti in cui somministrare il vaccino: dagli ambulatori del Servizio Sanitario Nazionale, agli ospedali, alle farmacie. Il Veneto ha già messo a disposizione la chiamata attiva, ottenendo risultati molto favorevoli”.