Toscana al voto, l’affluenza alle 12 è del 9,72%

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L’affluenza al voto alle 12 per le elezioni regionali in Toscana è del 9,72% (il numero è riferito a 2098 sezioni su 3.922). Il dato è in calo di percentuale rispetto alla stessa rilevazione alle precedenti elezioni regionali del 2020 quando alla stessa ora aveva votato il 14,73%. 

Le urne sono aperte dalle 7 per eleggere il presidente della Regione tra i tre candidati, Antonella Bundu (Toscana rossa), Eugenio Giani (centrosinistra) e Alessandro Tomasi (centrodestra), e i 40 consiglieri della Regione. Oggi si vota fino alle 23, domani dalle 7 alle 15.

Sono circa tre milioni gli aventi diritto al voto. Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo la chiusura dei seggi domani. Se nessuno dei tre candidati raggiungerà almeno il 40 per cento dei voti si andrà tra due settimane al ballottaggio: un’eventualità che nessuna delle legge elettorali delle altre Regioni contempla.

Si vota domenica e lunedì: due giorni come nel 2010 e 2020, uno in più rispetto al 2015.  Nelle sezioni elettorali 3922 in tutta la Toscana, quattordici in meno rispetto al 2020 presidenti, segretari e scrutatori, che sono oltre ventitremila, saranno comunque al lavoro fin da sabato, per autenticare le schede e attrezzare i seggi.

A votare occorrerà presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali di ciascun Comune saranno per questo aperti anche domenica. All’ultima revisione a fine settembre erano 3.007.106 gli elettori iscritti nelle liste (quasi ventiduemila in più rispetto a cinque anni fa), tra cui oltre diciassettimila diciottenni e 203 mila toscani residenti all’estero e iscritti all’Aire (203.242 per la precisione al 30 giugno scorso, pari al 6,75 per cento dell’intero elettorato).

Ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l’altro per una delle liste in appoggio e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già si poteva fare dal 2010.

Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, è indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di coalizione, si trova all’interno di un rettangolo ampio corrispondente alle liste che lo sostengono. Accanto ad ogni simbolo si trova sulla scheda l’elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza. Di circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la città metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia.

Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate. Cinque anni fa Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, raccolse al primo turno il 48,62 per cento dei consensi contro il 40,46 per cento di Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra. Alle urne si recò il 62,6 per cento degli elettori, un’affluenza più alta e in controtendenza rispetto al 2015 (quando fu il 48,28 per cento, la più bassa di sempre).

La nuova giunta I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo.
Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell’occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini). 

ANSA