(Adnkronos) “Il 13 luglio è stato un miracolo, lui avrebbe potuto non essere più con noi”, così Melania Trump, in una rara intervista concessa a Fox News per promuovere l’uscita del suo libro ‘Melania’, ha rivelato come ha vissuto il tentato assassinio di Donald Trump, avvenuto durante il comizio di Butler in Pennsylvania, in cui l’ex presidente è stato ferito leggermente a un orecchio prima di essere protetto e trascinato via dagli agenti del Secret Service.
“Sono corsa alla televisione, sono andata indietro e l’ho guardato. Non l’ho visto in diretta, ma tre minuti dopo”, ha raccontato parlando del momento in cui l’attentatore ha esploso i colpi. “Ma quando l’ho visto… Nessuno sapeva cosa fosse successo. Vedendolo lì a terra, non sapevi veramente quello che era successo”, ha aggiunto la first lady.
Melania non ha mancato poi, parlando anche del secondo tentato assassinio al marito, a Palm Beach, di far riferimento al fatto che ci sono “molte domande” ancora senza risposta. “È interessante ha detto come tutto sia caduto nel silenzio, da parte dei media mainstream ci sono stati pochi giorni di sul 13 luglio e poi il silenzio. Così io ho molti interrogativi: che sta succedendo? Questo non è normale”.
Il tono politico ed elettorale si è fatto ancora più forte quando la moglie del candidato alla presidenza è tornata a denunciare come “un’invasione della privacy” la perquisizione fatta dall’Fbi nella residenza di Mar a Lago per cercare i documenti segreti che Trump aveva portato via dalla Casa Bianca. “Mi ha fatto arrabbiare, un’invasione della privacy, e il modo in cui è stata fatto mi ha molto sorpresa”, ha detto nell’intervista esclusiva a Fox & Friends, lamentandosi delle cose “spiacevoli che nessuno vuole vedere” e del fatto che “delle persone, non so neanche chi o quanti, abbiano guardato tra le mie cose”.