(Adnkronos) Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff. L’incontro è in corso al Cremlino, rendono noto le agenzie russe. Witkoff è arrivato a Mosca intorno alle 7 di questa mattina (ora locale). È stato l’inviato del Cremlino per gli investimenti esteri e capo del Fondo per gli investimenti russo Kirill Dmitriev ad accoglierlo all’aeroporto di Vnukovo. Con Dmitriev ha poi passeggiato al Parco Zaryadye, accanto al Cremlino. Si tratta della quinta visita di Witkoff in Russia dall’inizio dell’anno. In ognuna di queste missioni l’inviato americano ha incontrato Putin.
La visita arriva a poche ore dallo scadere del’ultimatum di Trump, che ha minacciato di imporre sanzioni alla Russia il 9 agosto se un accordo sulla crisi ucraina non verrà raggiunto. “Abbiamo un incontro. Vedremo cosa succede. Prenderemo una decisione in quel momento”, ha dichiarato Trump in conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulla possibilità di imporre dazi del 100% ai Paesi che acquistano petrolio dalla Russia. Il presidente americano ha evitato di confermare l’esatta percentuale delle tariffe. “Non ho mai detto una percentuale, ma faremo qualcosa”, ha replicato il presidente Usa a un giornalista che ha ipotizzato tariffe del “100%”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato Washington a intensificare la pressione sulla Russia perché metta fine alla guerra in Ucraina. “È molto importante usare tutte le leve a disposizione di Stati Uniti, Europa e G7″sulla Russia, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’arrivo a Mosca dell’inviato statunitense Steve Witkoff. Il Cremlino “cercherà veramente di porre fine alla guerra solo quando sentirà una pressione sufficiente”, ha aggiunto. “L’Ucraina ha concluso riconosce la volontà politica e apprezza gli sforzi dei nostri partner, dell’America e di tutti coloro che stanno contribuendo”.
Ieri il presidente ucraino ha fatto sapere di aver avuto una “conversazione produttiva” con Donald Trump per “coordinare le nostre posizioni” e focalizzata “ovviamente sulla fine della guerra”. “Naturalmente ha scritto Zelensky su X abbiamo parlato di sanzioni contro la Russia. La loro economia continua a declinare, ed è proprio per questo che Mosca è così sensibile a questa prospettiva e alla determinazione del Presidente Trump. Questo può cambiare molto”.
Il 29 luglio il presidente americano Donald Trump ha dato al leader del Cremlino Vladimir Putin dieci giorni di tempo per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con l’Ucraina. Mancano quindi 48 ore allo scadere dell’ultimatum prevista per venerdì.
Se Putin non accetterà un accordo per un cessate il fuoco in Ucraina, Trump starebbe valutando di imporre nuove sanzioni nei confronti della cosiddetta ”flotta ombra” della Russia, riferisce il Financial Times. Lo stesso Trump ha ripetuto più volte nei giorni scorsi che senza un’intesa ”ci saranno sanzioni”. Ma, ha aggiunto, i russi ”come sapete sono molto astuti e sono abbastanza bravi ad aggirarle. Per cui vedremo cosa succederà”.
Per il momento la Russia non sembra arretrare, anzi. Fin dal primo momento all’ultimatum americano il Cremlino aveva risposto facendo sapere che “l’operazione militare speciale prosegue” anche se “restiamo impegnati nel processo di pace per risolvere il conflitto in Ucraina e tutelare i nostri interessi”.
Negli ultimi giorni poi, prima l’annuncio di aver avviato la produzione dei nuovi missili ipersonici confermando i piani di schierarli in Bielorussia entro l’anno, poi la decisione proprio alla vigilia della visita di Witkoff in Russia di non ritenersi più vincolati dalla moratoria sui missili a medio-corto raggio, non sembrano essere segnali di apertura.
Sul fronte della cronaca, raid russi hanno colpito un resort di Zaporizhzhia dove nelle ultime 24 ore si sono intensificate le operazioni delle forze di Mosca. Nell’attacco iniziato alle sei di questa mattina (ora locale) sono morte due persone e altre 12 sono rimaste ferite, fra cui quattro bambini, ha reso noto il responsabile dell’amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. L’esplosione ha provocato un incendio che ha danneggiato automobili e nove cottage. “E’ un raid totalmente privo di obiettivi militari. Solo la crudeltà e l’intimidazione”, ha denunciato il Presidente, Volodymir Zelensky, aggiungendo che nella notte le forze russe hanno anche colpito le reti elettriche nella regione di Dnipropetrovsk, uno snodo per la distribuzione del gas nella regione di Odessa, provocando un blackout dell’erogazione e colpito civili e abitazioni nel Kherson, Kharkiv e Donetsk.