Con l’avvicinarsi del periodo di maggiore afflusso turistico estivo, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg) rivolge un appello alla prudenza a tutti coloro che trascorreranno le vacanze sia in montagna e sia al mare. Lo scioglimento accelerato dei ghiacciai, si legge in una nota, provocato dai cambiamenti climatici, sta infatti riportando alla luce ordigni bellici inesplosi che rappresentano un grave pericolo per escursionisti, residenti e operatori sul territorio. Ma i rischi non si limitano alle alte quote: anche in mare e lungo le coste possono riemergere residuati, spesso durante attività subacquee o lavori di dragaggio.
Nel solo 2024, l’Esercito e la Marina Militare hanno effettuato 1.618 bonifiche terrestri e 162 bonifiche subacquee su tutto il territorio nazionale, a conferma di quanto il problema sia ancora attuale e diffuso. In Trentino Alto Adige, dall’inizio del 2025, sono già stati neutralizzati 190 ordigni, molti dei quali riaffiorati dalle nevi e dai ghiacciai in ritirata. Questi residuati bellici non solo minacciano la sicurezza delle persone, ma possono anche provocare danni ambientali, contaminando il suolo, le acque e alterando gli ecosistemi.
L’Anvcg è impegnata in attività di educazione al rischio sul tema degli ordigni bellici inesplosi, per garantire che chiunque si trovi di fronte a un ordigno sappia come comportarsi, prevenendo incidenti e tragedie. In caso di ritrovamento di un ordigno bellico inesploso: non toccare né spostare l’oggetto, allontanarsi immediatamente mettendosi in sicurezza e segnalare tempestivamente il ritrovamento alle forze dell’ordine, fornendo indicazioni precise sul luogo. Grazie alla collaborazione tra cittadini e autorità, ogni anno in Italia migliaia di ordigni bellici inesplosi vengono individuati e neutralizzati in totale sicurezza. Segnalare tempestivamente un ritrovamento è il gesto più semplice ed efficace per proteggere sé stessi, gli altri e l’ambiente, contribuendo a vacanze sicure per tutti.