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“Di solito quando escono queste novit\u00e0 cerco di essere molto con le aspettative basse e anche un po’ pessimista. Un conto \u00e8 vedere le cose scritte, un conto \u00e8 poi viverle nel gioco”. Una recente call con Activision, tuttavia, ha rivelato dettagli inediti che hanno acceso la sua fiducia: “Non ritorna solo la mappa, ritornano anche quelle cose iconiche, quei dettagli che secondo me fanno una differenza. Un esempio emblematico \u00e8 il ripristino delle notifiche di gioco gialle, un piccolo dettaglio carico di nostalgia per i veterani: “\u00c8 la ciliegina sulla torta”. La mappa rappresenta per lui un luogo carico di significato, legato alla crescita personale, professionale e della sua community: “Una mappa che, insieme alla community, ha un po’ cambiato la mia vita”.<\/p>\n

Moonryde si prepara per una delle sue caratteristiche maratone streaming, proprio dediata a Verdansk in Warzone. Un evento estendibile che punta a superare le due settimane di diretta continua, coinvolgendo ospiti, sfide e attivit\u00e0 varie, il tutto trasmesso dal suo “bunker” allestito per l’occasione. Oltre all’intrattenimento, la maratona avr\u00e0 una componente di impegno personale: “Ho deciso di darmi un obiettivo personale: ogni cinquanta o cento kill che far\u00f2 durante queste due settimane, comprer\u00f2 un giocattolo da donare a reparti pediatrici”.<\/p>\n

La carriera di Moonryde come pro player \u00e8 strettamente legata a Red Bull, un partner che descrive in termini entusiastici. Il rapporto va oltre la semplice sponsorizzazione, configurandosi come un vero sodalizio creativo. “Gli eventi pi\u00f9 belli l’ho sempre fatti con loro perch\u00e9 supportano qualsiasi idea pazza che tu possa avere”. Red Bull, secondo Moonryde, spinge i propri atleti oltre la scrivania, coinvolgendoli in esperienze uniche e diversificate, dalle sfide sportive agli eventi internazionali. \u00c8 una partnership basata su un rapporto umano che va al di l\u00e0 del lavoro: “Con Red Bull ci sono anche delle amicizie che vanno oltre”.<\/p>\n

L’ambizione di Moonryde si estende ora al game design con “Fracture”, un progetto nato quasi per caso da un’intuizione notturna nel 2017. Fracture si presenta come un gioco da tavolo tower defense-survival. L’obiettivo \u00e8 difendere la propria base dall’assalto incessante di mostri che emergono da una frattura centrale. Il gioco si basa su una plancia modulare esagonale, adattabile al numero dei partecipanti (da 1 in modalit\u00e0 solitario fino a 6 giocatori), garantendo rigiocabilit\u00e0 e la possibilit\u00e0 di aggiungere giocatori a partita iniziata. Il gameplay combina elementi di difesa cooperativa (o solitaria) con una forte componente strategica. I giocatori scelgono tra 6 fazioni distinte: Non Morti, Umani, Orchi, Viaggiatori, Guardiani e Osservatori dell’Abisso, ciascuna dotata di abilit\u00e0 e stili di gioco unici.<\/p>\n

Moonryde colloca la complessit\u00e0 del gioco su un livello accessibile, paragonabile a titoli come Zombicide: “Non troppo complesso: ci hanno giocato le mie nipotine e l’hanno capito” Fracture si rivolge a un pubblico ampio, dagli appassionati di giochi strategici ai fan del genere tower defense e survival, che apprezzano la pianificazione e la gestione delle risorse. Il progetto \u00e8 ambizioso, con l’obiettivo di raggiungere il mercato internazionale. La strategia di lancio prevede una campagna di crowdfunding, probabilmente su Kickstarter, che offrir\u00e0 varie edizioni del gioco. La roadmap attuale include la finalizzazione del gioco dopo i playtest (come quello a Bologna Play), l’aggiunta di contenuti come boss e fazioni (potenzialmente come stretch goal), e la ricerca attiva di un publisher. Moonryde spera in un lancio nel 2026.<\/p>\n

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Dario “Moonryde”, Ferracci, figura di spicco nel panorama italiano dell’esport e dello streaming, continua a dimostrare una poliedricit\u00e0 che va oltre le arene virtuali di Call of Duty. Noto pro player affiliato a Red Bull e streamer di grande seguito, Moonryde non si limita a competere e intrattenere, ma si avventura anche nel complesso mondo […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":5160058,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"Default","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[35],"tags":[53],"class_list":{"0":"post-5160057","1":"post","2":"type-post","3":"status-publish","4":"format-standard","5":"has-post-thumbnail","7":"category-tecnologia","8":"tag-tecnologia"},"aioseo_notices":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5160057","targetHints":{"allow":["GET"]}}],"collection":[{"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=5160057"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5160057\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/media\/5160058"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=5160057"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=5160057"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/comunicatistampa.org\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=5160057"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}